"Caro Jamil, due parole da vecchia brontolona che ti vuol bene, ma bada anche al sodo non alla politica politicante schierata a prescindere. Se il buongiorno si vede dal mattino noi ecologisti indipendenti - cioè non assorbiti da liste di appoggio dei cui candidati, mi hai detto, non sai cosa pensino sulle nostre priorità ambientali - non siamo troppo ottimisti. Anche perché non conosciamo il tuo programma (ma c’è?) né le decisioni che prenderete in campi decisivi per l’ulteriore evoluzione della nostra città.
Ti conosco da quando ricoprivi il ruolo di segretario del circolo Pd del centro-storico ed eri un giovane moderato, anche probabilmente per la tua formazione cultural-politica proveniente dalla Margherita, il quale però diceva anche che se agli incontri io non c’ero non si divertiva, ovvio ero l’unica che non ubbidiva alla omologazione sempre acritica degli ex-Pci. In qualità di assessore alle attività economiche (secondo me ruolo troppo collegato alla tua mentalità e professione) e braccio operativo di Andrea Gnassi del quale da sempre sei discepolo, hai poi acquisito un po’ del suo piglio decisionista per obbligo e ruolo… tuttavia non altrettanto temerario e sopra le parti per riuscire a migliorare l’habitat di noi tutti forse? Soprattutto sul rispetto e la qualità dell’ambiente? E’ questo a due settimane dal voto il mio/nostro dubbio.
Con te e la candidata a vicesindaca è stato impossibile per l’associazione che presiedo confrontarsi davvero su qualsiasi cosa: l’eolico offshore, soprattutto, col tavolo di confronto che abbiamo chiesto su fabbisogno energetico e pianificazione delle energie rinnovabili, determinante per la nuova amministrazione. Sugli argomenti scottanti sei vago, hai completamente ignorato la nostra proposta del gennaio scorso - ripresa invece da Ceccarelli, candidato del centrodestra, abbiamo visto - dell’Università del Mare come prospettiva per Rimini e destinazione per la Novarese, con l’utilizzo dei fondi della NextGenerationItalia nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tanto per ragionare con orientamento non esclusivamente economico, bensì capace di creare sbocchi professionali ai nostri giovani, posizionare l’identità di Rimini sulla centralità della cultura di mare, nostra principale risorsa (non solamente su querelle alberghi o residence e/o parco tematico in memoria di Fellini), senza tralasciare ciò che ti è più vicino: far rispettare le regole, per tutti uguali, per esempio nella Ztl che ogni giorno hai sotto gli occhi.
Nulla di nulla. Ancora negli ultimi mesi ti ho parlato del parcheggio fisso abusivo di fronte al tuo negozio in via IV novembre, segnalatomi da alcuni cittadini del centro storico, ai quali non pare il vero dire: “Ecco vedi: predica bene e razzola male, davanti al negozio dell’assessore alla Polizia Municipale cosa fanno i vigili?” Così io, si sa incauta, l’ho detto al tuo vicino tabaccaio con l’auto fissa lì davanti: gli ho fatto presente che ti avrebbe creato dei problemi di credibilità e coerenza. Mi ha messo le mani addosso e detto e fatto gesti irripetibili da una signora quasi settantenne (ero sola e non ho fatto denuncia, ma l’ho raccontato a te e tua madre). Per un po’ sono diminuite, ma poi di nuovo come prima. Oggi venerdì 17 settembre alle ore 17,30 era questa della foto la fila di auto parcheggiate in piena Ztl, con mai una multa, da quando i fittoni lì davanti creano un parcheggio “riservato”. Segno che è considerata zona franca?
Così non va Jamil. Prima di essere Sindaco di Rimini, sei un cittadino che non può ignorare la partecipazione consapevole, tanto più dopo Andrea Gnassi: insieme al quale, tanto per dire, quando ancora era segretario del Pd, in una serata di denuncia pubblica abbiamo liberato la facciata del Tempio Malatestiano dalla sosta abituale dei mezzi della Prefettura. Saper amministrare una città significa anche prendere decisioni scomode per il consenso, ma diciamocelo, le pessime abitudini in Centro Storico si sono ormai radicate: è il prezzo da pagare per anni senza telecamere e controlli, di piazze, strade e marciapiedi invasi da tavolini di bar e ristoranti col far west anche dei parcheggi. Ma questa tua “debolezza” Jamil nel rappresentare i diritti di tutti, seppure a scapito di qualche commerciante furbo, non ce l’aspettiamo e non vogliamo sia il viatico della nuova amministrazione".
Manuela Fabbri