La sindaca di Riccione Daniela Angelini partirà oggi per Roma dove, nella giornata di domani, insieme agli altri rappresentanti delle città aderenti al network G20 Spiagge, sarà in Parlamento al fine di promuovere la discussione su una normativa che riconosca lo “Status delle Comunità Marine”.
La prima cittadina riccionese intende inoltre portare al tavolo della Decima Commissione permanente (Attività produttive, Commercio e Turismo) una ipotesi di Disegno di legge che “riconosca i centri turistici balneari - argomenta la sindaca Daniela Angelini - come aree di pregio e da tutelare al pari dei centri storici, al fine anche della riqualificazione degli assi commerciali nelle zone turistiche”.
Ci sono voluti sei lunghi anni per perfezionare una proposta, con verifiche sul campo e condivisioni sui contenuti: domani, in un tour impegnativo, ben 15 sindaci sui 20 Comuni del network G20 Spiagge saranno in Parlamento con la speranza che questa legge, promossa dal basso, trovi la disponibilità per essere affrontata dalle forze politiche. Una ipotesi di legge quadro, che possa comprendere molte delle necessità che la pubblica amministrazione affronta nella gestione delle spiagge italiane.
“Riccione, come le altre località che prendono costruttivamente parte dal Network G20 Spiagge - dice la sindaca di Riccione Daniela Angelini -, ha la necessità di un quadro normativo che tenga conto della particolare condizione di chi, come nel nostro caso, si trova ad amministrazione un territorio con una popolazione di 35mila abitanti in inverno e centinaia di migliaia di ospiti durante la stagione estiva e non solo. Il lavoro che insieme stiamo conducendo è particolarmente prezioso e sono certa che potrà dare risposte puntuali ai nostri cittadini e a chi sceglierà Riccione per le vacanze sia in termini di qualità dei servizi ma anche di sicurezza”.
Una legge trasversale, una legge di buon senso che oggi rappresenta un passo decisivo per gestire la competitività internazionale del settore balneare ed affrontare una emergenza territoriale che, in troppi casi, penalizza i residenti. Tutte le forze politiche interpellate, rappresentanti dei partiti presenti nei due rami del Parlamento, hanno convenuto sulla necessità che i Comuni delle spiagge possano avere regole che consentano di governare un turismo moderno ed europeo.
“Lo Status delle Comunità Marine – afferma Roberta Nesto, Coordinatrice del G20 Spiagge – è una buona proposta! Potrà risolvere, quando attuata nello specifico, per buona parte il difficile rapporto tra residenti e turisti, consentendo alle nostre comunità di vivere con maggiore serenità lo sviluppo del settore”.
Domani a Roma in Parlamento, i sindaci del G20 Spiagge - che da soli attraggono 50 milioni di presenze l’anno, il 12% dell’intero turismo nazionale - faranno squadra: sarà un’azione concreta e soprattutto trasversale, nello spirito che contraddistingue il rapporto tra sindaci, tra concretezza e necessità di risultato, rivolta alle loro comunità ed a un intero settore economico.
Fanno parte del network G20 Spiagge i Comuni di Alghero, Arzachena, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio e Vieste.