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Politica 16:23 | 06/12/2020 - Riccione

La Tosi grida al complotto, il Pd parla di suicidio politico: è scontro

"Immaginiamo che domani mattina il sindaco senza indugio alcuno si presenterà alla stazione dei carabinieri di Riccione per presentare un esposto contro ignoti o direttamente una querela contro il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi e contro il segretario del Pd di Riccione, per aver proditoriamente manomesso un filmato e averlo diffuso sui social network, con il preciso scopo di delegittimare il suo operato e la sua figura di sindaco di Riccione.  Se non dovesse farlo, la sua intervista al canale TPI, nella quale con sagace puntualità rivolge queste accuse ai rappresentanti istituzionali della regione e della provincia e al Pd, segnerà il suo suicidio politico". La segreteria comunale del Pd riccionese coglie la palla al balzo e va all'attacco del sindaco di Riccione. Ma cos'era successo? La Tosi ha rilasciato alcune dichiarazioni secondo le quali i filmati e le fotografie di viale Ceccarini colmo di gente all'inaugurazione delle luminarie sarebbero un falso. O per meglio dire sarebbero stati artefatti per scatenare la polemica. Ma gli avversari politici non le credono. "Non solo - prosegue il Pd - perché farneticando ha spudoratamente mentito alla sua città e ai suoi cittadini, inventandosi una puerile falsa e fantasiosa scusa di manomissione, visto che il filmato di cui ne adombra la manomissione "comunista" è stato in verità girato e diffuso, dal consorzio Viale Ceccarini, che certo non è un covo di bolscevichi, ma anche perché con questa intervista ha toccato davvero il punto più basso della sua ormai spenta carriera politica, per tono e argomentazioni. Le scuse che trova e le accuse che muove indicano infatti il disperato tentativo di un naufrago alla deriva di trovare un salvagente nella commiserazione di chi ancora si lascia convincere dalla sua arroganza e dalla sua irrefrenabile impudenza. Così mentre gli argini della responsabilità istituzionale e della serietà personale che il suo ruolo e la sua funzione imporebbero, cadono sotto le sue ormai ripetute e velleitarie esternazioni, la città indifesa guarda attonita e preoccupata ai mesi che la dividono dalle prossime elezioni amministrative che immancabilmente segneranno la fine di un incubo per Riccione e per i suoi cittadini".