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Politica 11:50 | 03/09/2022 - Rimini

Lavoro, famiglie ed aziende da sostenere. Spinelli (FdI): "Noi sappiamo come, tutto fattibile e realizzabile"

Il lavoro resta uno dei grandi temi da affrontare. Una priorità assoluta da tutelare attraverso interventi mirati.

“Bisogna pensare anche in questo caso a famiglie ed aziende, specie le piccole e medie imprese che fanno fatica più dei grandi gruppi economici. A mio parere – esordisce Domenica Spinelli, candidata per Fratelli d’Italia al plurinominale del Senato (Romagna, Ferrara, Bologna) – ogni azienda sostenuta vuol dire meno file agli sportelli sociali dei singoli comuni. Partendo dal fatto che, secondo le stime di Confcommercio-Imprese per l’Italia - saranno a rischio circa 120mila imprese di lavoro del settore terziario e 370mila posti di lavoro nell’intero Paese, noi siamo pronti ad intervenire”.

“Serve una politica – insiste la Spinelli – che metta davvero al centro la persona e la sua dignità e proprio per questo preservi il lavoro in tutte le sue forme. Uno dei primi atti da rendere esecutivi è quello del taglio del cuneo fiscale che comporterà una riduzione vera del costo del lavoro. Più assumi meno paghi è la priorità su cui si basa il programma di Fratelli d’Italia in favore di imprese e lavoratori.  Occorre peraltro predisporre un intervento sull’IVA per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità con una riduzione dell’imposta sui prodotti energetici. Come donna sostengo a pieno titolo il rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per il lavoro femminile incentivando la cosiddetta imprenditoria rosa e giovanile in particolare nelle zone più depresse”.

“Per quanto riguarda le famiglie – conclude la candidata di FdI al Senato – insisto sulla facilitazione al credito e sui bonus edilizi. Recentemente Nomisma ha calcolato che il Superbonus ha generato un valore economico di 124,8 miliardi di euro, pari al 7,5% del Pil del Paese e prevede che, per ogni beneficiario, l’investimento genererà un risparmio annuo medio in bolletta di 500 euro. Ed infine ricordo la battaglia che stiamo conducendo e continueremo a condurre contro il lavoro irregolare senza dimenticare la prevenzione degli infortuni e la defiscalizzazione dei costi della sicurezza. Tutto fattibile e realizzabile a stretto giro di tempo in termini concreti senza ricorrere a forme di sussistenza sbandierate da altri che non hanno né capo né coda”.