“La campagna di Andrea Gnassi continua nel segno del ridicolo. Il cinquantatreenne ex sindaco del Pd (simbolo che, curiosamente, Gnassi tiene ben nascosto) straparla di sicurezza a 360 gradi per attaccare Matteo Salvini e la Lega in un campo dove il candidato Pd dovrebbe tacere per pudore e per manifesta incapacità”.
Così in una nota il leghista Gennaro Mauro (nella foto), già consigliere comunale.
“Se Rimini, secondo le classifiche del Sole24Ore, è sul podio da anni come una delle tre città più insicure d’Italia allora Gnassi dovrebbe chiedere scusa ai riminesi anziché suonare campanelli. E non è un caso se le città sul podio per i reati commessi sul loro territorio sono tutte guidate da amministrazioni di sinistra. Caro Gnassi, quando parli di sicurezza devi levarti il cappello di fronte ai risultati che solo la Lega e Salvini al Governo hanno raggiunto. Bastano i dati degli sbarchi: dopo solo sei mesi di Lega al governo (il 31 dicembre 2018) erano calati di oltre l’87 per cento rispetto al 2016 e di oltre l’80 per cento rispetto al 2017, quando alla guida del Governo c’era il Pd. E oggi siamo di nuovo al disastro con oltre 60.000 sbarchi di immigrati irregolari in otto mesi grazie a Pd e sinistra che sostengono la ‘politica dei porti aperti’. Il PD e la sinistra non sono in grado di affrontare i temi della sicurezza per motivi ideologici. Non è infatti un caso se hanno scardinato i decreti sicurezza di Salvini, vanificandone gli effetti positivi. Sotto la lente della sinistra e del Pd ci sono sempre le Forze dell’Ordine o le vittime che si difendono, meno spesso chi compie reati. Intanto sempre più stranieri irregolari vagano per Rimini, come in altre città, creando insicurezza e degrado. Quanto alla vecchia questione della sede della Questura di Rimini, Gnassi farebbe più bella figura a tacere. Lo invitiamo a rileggere i documenti, se si è arrivati alla soluzione del problema con la nuova Questura a piazzale Bornaccini il merito non è né dell’ex sindaco, né del Pd a cui va la responsabilità degli annosi ritardi. E’ più che evidente che a contare è stato l’interessamento della Lega al Governo, in particolare dei due sottosegretari Nicola Molteni all’Interno e Jacopo Morrone alla Giustizia. Le responsabilità per il ‘gigante dormiente’ di via Ugo Bassi sono esclusivamente della giunta Gnassi, che ha preferito veder fallire la società costruttrice evitando di trovare una soluzione”.