Per info e segnalazioni:
geronimo it morrone-lega-sei-comuni-senza-sportelli-bancari-disagi-enormi-per-imprese-e-residenti-A33399 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Politica 12:10 | 12/09/2022 - Rimini

Morrone (Lega): "Sei comuni senza sportelli bancari, disagi enormi per imprese e residenti"

Per numero di comuni senza sportelli bancari, la Provincia di Rimini, a livello regionale, è seconda solo al territorio di Piacenza e prima in Romagna.  A ‘denunciarlo’ è la Federazione Autonoma Bancari Italiani, in un report che affronta a 360° il fenomeno della desertificazione bancaria in Italia, realizzato incrociando i dati statistici della Banca d’Italia e dell’Istat aggiornati a fine 2021.

“Dai dati forniti dalla Fabi” – commenta il deputato della Lega Jacopo Morrone, candidato del centrodestra nel collegio uninominale della Camera di Rimini – “emerge che tra i 3.062 comuni d’Italia senza sportelli bancari ci sono anche Montescudo-Montecolombo, Gemmano, Talamello, Montegridolfo, Maiolo e Casteldelci. Un dato pesantissimo per la provincia di Rimini, che la proietta al primo posto in Romagna per desertificazione bancaria e chiusura degli sportelli nei territori montani.”

“Si tratta” – prosegue Morrone – “di una situazione di forte disagio sia per le famiglie che per le imprese, specie quelle più piccole. Di fatto, dove non ci sono filiali bancarie i Comuni diventano sempre meno appetibili e i residenti ‘fuggono’. Le banche, come la scuola e la sanità, sono servizi pubblici basilari per la vita di tutti i giorni che incidono profondamente sull’andamento demografico delle aree montante. Laddove vengono meno, la popolazione tende a diminuire, le imprese chiudono e si contraggono gli investimenti. A queste condizioni” – aggiunge Morrone – “è ridicolo, per non dire offensivo, che il Pd e il Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini parlino di incentivi e azioni di supporto a sostegno delle giovani coppie per vivere e lavorare in montagna. Per non parlare delle persone più anziane, che ancora vivono in questi piccoli Comuni, e che per ovvie ragioni sono poco avvezze alla tecnologia e limitate negli spostamenti. Oltretutto, molte di queste zone sono ancora caratterizzate da deficit di connessione.”

“L’obiettivo che la politica si deve porre è un’inversione di tendenza a misura di residenti, possibile solo all’esito di un costante ed immediato dialogo con i grandi gruppi bancari del territorio. È inutile infatti promuovere la montagna e i Comuni dell’entroterra se quest’ultimi vengono privati progressivamente dei servizi essenziali al cittadino.”