Di professione, come noto ai più, fa l’avvocato. E anche quando non esercita è nella sua natura difendere il popolo. In questo caso quello di Miramare. Marzio Pecci è anche un politico, spesso ospitiamo i suoi interventi e le sue opinioni, fa il capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Rimini e nel mirino delle sue contestazioni la maggioranza consiliare ed in particolare la giunta Gnassi ci finiscono sovente. Oggi il j’accuse si riferisce ad una zona di confne tra Rimini e Riccione, proprio nella zona di Miramare.
“Chi si occupa della promozione turistica – dice Pecci - sa quanto sia importante il tema della sostenibilità. Mentre i competitor del turismo si adoperano per ottenere le certificazioni di città sostenibili e creano le “destinazioni turistiche”, a Rimini l'Amministrazione Comunale si è dimenticata che, da anni, al confine con Riccione, si registra un inquinamento del mare da escherichiacoli e enterococchi intestinali, che impedisce la balneazione per diversi periodi durante la stagione estiva.
Tutti i giorni – prosegue il capogruppo leghista - gli amministratori riminesi citano la Rimini green, la città sostenibile e la qualità ambientale, ma nella realtà distruggono il verde (es: il Parco di Viserba)e non sono capaci di risolvere il problema degli sfioratori e dell'inquinamento del mare causato dal Rio dell'Asse. Il sindaco di Rimini poco tempo fa, a proposito del sistema fognario, ha dichiarato: “ci possiamo presentare al mondo con un’opera complessiva che ha messo al centro e risolto i temi dell’ambiente … una Rimini sostenibile, una Rimini vicino alla natura, più bella …....”. La dichiarazione è apparsa non solo azzardata ma anche irridente in danno dei residenti di Miramare, che sono costretti a convivere con lo sfioratore del Rio dell'Asse e con i continui divieti di balneazione nella zona. Nel 2020 se ne sono contati oltre sette davanti alla colonia Bolognese. Il problema è vecchio e, fino ad oggi, non si è vista alcuna volontà della Giunta Gnassi nel volerlo risolvere, anzi, a sfregio e glissandovi con al solita noncuranza e arroganza, la Bolognese viene usata come passerella per le discese in campo elettorale dei candidati Pd, ovvero proprio della maggioranza che è responsabile del degrado della zona.
Ma la situazione ora è diventata insostenibile e gli operatori di spiaggia nonché i cittadini che frequentano quel tratto di mare non sono più disposti a subire e chiedono di risolvere il problema prima che il fenomeno si ripeta anche durante la prossima estate. Il Rio dell'Asse –ricorda Pecci - è una vera fogna e continua a scaricare nel mare provocando un grave danno ambientale le cui responsabilità ricadono inevitabilmente sul primo cittadino.
Occorre, dunque, che il Sindaco e l'Assessore all'Ambiente con coraggio e determinazione intervengano perché l'Arpae effettui i necessari controlli per individuare le fonti inquinanti del Rio che, sicuramente, sono di facile individuazione dato che il Rio dell'Asse non è il fiume PO. Per noi – conclude il rappresentante del Carroccio - salvaguardare la balneazione significa fare ambiente e se questo non accadrà per Miramare non ci potrà esser alcuna vera rinascita”.