Ieri giovedì 8 agosto, si è tenuta nella Sala del Consiglio del Comune di Santarcangelo la seduta ufficiale di insediamento dei nuovi consiglieri del Consiglio dell'Unione dei Comuni Valmarecchia. Sono stati nominati per rappresentare la maggioranza del Comune di Santarcangelo Patrick Wild, capogruppo della lista civica PenSa – Una mano per Santarcangelo, e Sofia Balducci, consigliera del Partito Democratico. Il Consiglio dell'Unione dei Comuni Valmarecchia, che riunisce 11 Comuni del territorio, svolge un ruolo cruciale nel coordinamento e nell'attuazione di politiche e progetti comuni con deleghe ai servizi sociali, alla sicurezza, all’ambiente e alla protezione civile. L'insediamento di Sofia Balducci e Patrick Wild rafforza l'impegno della maggioranza consiliare nel partecipare attivamente alle decisioni a livello di Unione, con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale della Valmarecchia.
“Ringrazio il sindaco Filippo Sacchetti, il gruppo del Partito Democratico di Santarcangelo e tutta la maggioranza per avermi dato la possibilità di rappresentare i cittadini e le cittadine santarcangiolesi nell’Unione dei Comuni Valmarecchia - commenta la consigliera Sofia Balducci - Portare avanti progetti comuni, favorendo il dialogo e la cooperazione dei territori è il miglior modo per garantire servizi efficienti, di qualità e a misura di tutte e di tutti. I servizi pubblici e gratuiti sono alla base di una società veramente democratica, libera ed equa e per questo credo che affrontarli e gestirli insieme ai Comuni limitrofi sia la strategia migliore per creare una comunità e un territorio forte, coeso e che non lasci indietro nessuno”.
“Riprendiamo il lavoro iniziato nei 5 anni appena trascorsi e che hanno visto l’Unione affrontare fasi importanti e delicate, dalla nascita dei sub-ambiti all’allargamento a 11 con l’ingresso di Montecopiolo, passando per il ritiro delle deleghe di tutela minori. Nel mandato precedente mi sono occupato in prima persona di tutela dell’ambiente e del territorio ed in particolare della questione Fileni e dell’eolico in Appennino oltre che di mobilità lenta, ma i prossimi anni saranno soprattutto fondamentali per garantire la tenuta dei servizi fondamentali e dunque della comunità, obiettivo possibile solo attraverso il potenziamento dei sub-ambiti territoriali e un nuovo modello di governance dell’ente, che veda il consiglio dell'Unione maggiormente coinvolto nelle scelte rispetto al passato” commenta invece Patrick Wild.