Prima riunione, post covid, della direzione comunale del Partito Democratico di Rimini. Un riunione per iniziare a discutere e delineare un percorso per giungere all’appuntamento delle elezioni comunali del 2021. Ha introdotto i lavori il segretario Vanni Lazzari che ha subito chiarito, sin dalle prime battute del suo intervento che “stasera non si parlerà di nomi e cognomi e delle relative candidature, bensì dei criteri che adotteremo per l’impostazione di un metodo di lavoro che ci permetterà alla fine della corsa, di consegnare al candidato sindaco un programma per l’IDEA DI RIMINI dove avremo elaborato i punti strategici per il prossimo governo della città”
Il Pd riconferma il giudizio positivo sul lavoro fatto in questa legislatura. “E’ sotto gli occhi di tutti l’immenso lavoro svolto da questa amministrazione, con il valore aggiunto del Sindaco Andrea Gnassi che ne è stato un interprete unico con la sua carica di decisionismo e determinazione, ma anche del gruppo PD che ha appoggiato senza tentennamenti le azioni di governo. Questo lavoro deve continuare con la forza di un nuovo programma e di un gruppo dirigente unito e all’altezza di questa difficile situazione.”
Le proposte. Cinque gruppi di lavoro.
La PERSONA: salute, welfare, diritti, associazioni e terzo settore, immigrazione
Il FARE: turismo, lavoro, sviluppo, PA e semplificazione, legalità, sviluppo tecnologico
Il CITTADINO: partecipazione volontaria e territoriale
La BELLEZZA: riempire spazi e contenitori, diffondere cultura, istruzione
L’AMBIENTE: politiche green, urbanistica, rigenerazione urbana, opere pubbliche
Gruppi di lavoro che dovranno coinvolgere iscritti ed elettori del Pd. Particolare attenzione sarà data ad un confronto con le organizzazioni economiche, sindacali e sociali riminesi. A conclusione del lavoro si svolgerà una conferenza programmatica aperta al contributo della città.
Il segretario Vanni Lazzari ha delineato anche la coalizione che dovrà presentarsi alle elezioni. Un’alleanza politica ampia che sappia “aggregare forze nuove e fresche della città”. Il modello è quello delle elezioni regionali vinte dalla coalizione di centrosinistra con Stefano Bonaccini. Occorre immediatamente lavorare alla costruzione di una coalizione politica larga, della quale il PD sia perno ma che sappia intercettare e mettere in campo forze nuove e fresche della città.
Il segretario ha anche indicato il percorso per come giungere all’individuazione del candidato. Due le opzioni in campo. Un nome condiviso da tutte le forze politiche e dal Pd unito oppure, come già fatto nel 2011 con Andrea Gnassi, usare il metodo delle primarie.
Su queste proposte è iniziato il dibattito in una direzione che ha coinvolto amministratori e dirigenti locali del Pd. Una prima discussione, anche animata, cui ne seguiranno altre nelle prossime settimane per indicare i responsabili dei gruppi di lavoro programmatici e delineare tutti i passaggi richiamati in Direzione, compreso la previsione delle regole per eventuali primarie.