L’istat diffonde i numeri e annuncia un nuovo record di occupati, oltre 23 milioni.
A Mario mancano tre anni alla pensione, da 35 è impiegato nella grande distribuzione, in un supermercato a Torino ma questa storia la vogliamo immaginare in un qualsiasi supermercato in un qualsiasi posto di Lavoro con gli stipendi di oggi.
Immaginiamo Mario lavorare in una città come Rimini che è la città in Regione con i maggiori aumenti del costo della vita, dove l’inflazione è al 1% su base mensile e questo si traduce nella maggior spesa aggiuntiva per una Famiglia media equivalente a 272 euro annui.
A un certo punto la vita comincia a precipitare: il mutuo di casa schizza alle stelle, sua moglie si ammala. Mario stringe i denti, dà fondo ai risparmi. Ma con questi lavori mica metti in banca milioni e i risparmi finiscono presto.
Mario dalla fame perde la testa e decide di rubare 6 Uova e una Scamorza ma viene scoperto.
Per l’Azienda è grave che all’uscita non abbia pagato i 7,05 euro alla cassa e lo licenzia
Questo è un sistema feroce di mercato del lavoro, stipendi da fame che espongono i Lavoro in un mercato del Lavoro povero che genera uno schiavismo legalizzato che (anche) nella grande distribuzione nel turismo e nell’edilizia trovano terreno fertile.
In questo atlante della disperazione c’è tutto il catalogo degli emarginati del Lavoro Povero: un padre separato, un senza casa che dorme in auto, un cassintegrato, prostitute, migranti, rider. camerieri cuochi, personale delle pulizie, vigilanza e un ladro di mance che viene licenziato come Mario.
6 Uova e una Scamorza sono i numeri della povertà, dei poveri però non frega niente a nessuno, incredibilmente nemmeno dei Llavoratori poveri con stipendi da fame: sono solo numeri nelle statistiche dell’Istat.
Al Lavoro, sempre più precario, sempre più stagionale, siamo tutti più poveri e ci possono essere tanti Mario tra di noi
Potere al Popolo Rimini e Provincia