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Domenica 27/02, a Riccione, si è svolto il pranzo di presentazione ufficiale della Lista “Noi a Riccione”, una delle sigle che sostiene la candidatura a Sindaco di Attilio Cenni, insieme alla Lista Buonsenso e ad una costituenda lista di imprenditori e professionisti di altissimo livello.
Questa Lista, assolutamente inedita ed innovativa, raccoglie le circa 30 etnie di cittadini riccionesi originari di altrettanti Paesi del mondo che, fino ad ora, hanno ricevuto scarsa o nulla attenzione da parte delle Istituzioni, pur rappresentando una fetta importante della società civile e dell’economia cittadina.
Rafael Nunez, originario della Repubblica Dominicana, portavoce di Noi a Riccione, dj ed animatore storico della movida rivierasca, commenta così questa iniziativa: “Sono da moltissimi anni a Riccione dove ho realizzato grazie alla visione open mind di Attilio Cenni tanti progetti, a partire dall’invenzione del Marano come luogo del divertimento sulla sabbia. Ci sono tantissime persone che costituiscono una parte importante del lavoro e dell’economia della città che non vanno a votare. Si tratta di uno spazio vuoto da riempire con la partecipazione ed il coinvolgimento”.
Tra i rappresentanti della Lista ci sono diverse personalità di eccellenza in vari settori dell’economia e della società. Come per esempio Livandro Pereira, di origine brasiliana, da 40 anni in italia, che è stato uno storico tipografo ed editore della zona e la giovane chef argentina Luciana Pozzutto, molto conosciuta anche come insegnante di Padel in diverse realtà sportive locali, che ha ottenuto diversi riconoscimenti importanti nel campo della ristorazione, come ad esempio il Premio “Venti di guerra e carbonara” con cui è stata incoronata regina della carbonara inventata da Renato Gualandi.
Dice Luciana: “ Sono di Buenos Aires, arrivata in Riviera da 20 anni, sposata con un romagnolo doc, madre di un ragazzino di 12 anni. Mi occupo di diverse cose, dalle padelle al padel, sono sempre di corsa ma qui mi trovo bene”.
Attilio Cenni, per sottolineare ulteriormente l’importanza del coinvolgimento dei nuovi Riccionesi, nota che una grande parte delle risorse umane del Des Bains ha origini straniere e che, nei fatti, queste popolazioni costituiscono delle “risorse”, una definizione in passato molto criticata ma comunque innegabile.
