Pronta la replica dei gruppi che sostengono politicamente la Tosi alle dimissioni del consigliere Tonti dalla Lista Civica Renata Tosi. Sono il capogruppo di Noi Riccionesi Fabrizio Pullè e la capogruppo della stessa Lista Civica Renata Tosi, Sara Majolino (nella foto), a replicare contestando soprattutto il mancato rispetto di un "contratto" preso quando la Tosi nel 2017 venne eletta.
"Quando tutti i candidati consiglieri comunali delle Liste che sostenevano Renata, nel 2017, si erano impegnati nel famoso “Contratto con i Riccionesi”, sottoscritto da tutti i capilista anche in nome e per conto dai singoli candidati, - scrivono i due in una nota - i candidati consiglieri si erano impegnati moralmente, in ragione di un espresso e voluto richiamo a quelli che per noi erano i principi irrinunciabili di coerenza, correttezza e lealtà, a “rassegnare immediatamente le proprie dimissioni da consigliere comunale” nel caso di dimissioni dal proprio gruppo consiliare per passare all’opposizione di Renata Tosi. Il contratto doveva essere un “deterrente morale” contro i cambi di casacca, contro i trasformismi. Vuoi cambiare partito? Bene, fallo, ma dimettiti da Consigliere e lascia lo spazio politico in cui sei stato eletto a qualcuno che crede ancora nelle persone e negli ideali con cui sei stato eletto. Un principio semplice, di trasparenza nei comportamenti. Ed infatti, il “contratto” è stato attaccato da tutti i principi del trasformismo imperante. Il consigliere Tonti - proseguono - è uscito dal gruppo consiliare della Lista Civica, ma, a differenza di quanto aveva “promesso” con il contratto, ha deciso di non dimettersi da consigliere, ma semplicemente di “cambiare casacca”. Non serve commentare l’uscita del Sig. Paolo Tonti dal Gruppo Consiliare della Lista Civica Renata Tosi in altro modo. E’ sufficiente l’aver mancato di rispettare un “impegno morale” che il consigliere Tonti aveva contratto, coome noi tutti, con i cittadini, con i suoi elettori e con i suoi colleghi. Coerenza avrebbe voluto che, se non era più d’accordo con Renata, si sarebbe dovuto dimettere da Consigliere. Ma il richiamo della poltrona, si sa, è un qualcosa di più profondo ed ancestrale nell’essere umano, ed anche tale da calpestare gli impegni presi in campagna elettorale. Sapevamo che quel contratto non era un impegno giuridico, che non avremmo potuto farlo rispettare in una aula di Tribunale, ma che era solo un impegno politico e morale. Ma per Noi, il rispetto della parola data è un principio sacrosanto, irrinunciabile e non derogabile. Per il Sig. Tonti no: al posto di “mollare” la poltrona di Consigliere Comunale, preferisce spostarsi di banco, in evidente difformità rispetto all’impegno che lo stesso aveva preso. Questo modo di fare politica, la politica delle poltrone e del trasformismo, non ci appartiene. Noi siamo stati eletti al fianco di Renata. Ed il nostro impegno al suo fianco rimarrà intatto".