“Il candidato Pd Andrea Gnassi non ne combina una giusta. Nei giorni scorsi ha diffuso la notizia che si impegnerà per il riconoscimento del ‘liscio’ come patrimonio Unesco giustificando la promessa come ‘amore per la Romagna’. Gnassi non sa di arrivare ultimo. Già Jacopo Morrone, candidato del centrodestra nel collegio uninominale della Camera di Rimini, quasi due anni fa, il 3 novembre 2020, depositò una proposta di legge alla Camera dei Deputati per dare la dignità di insegnamento scolastico alla musica tipica romagnola e in particolare al notissimo brano ‘Romagna Mia’, scritto da Secondo Casadei. Le motivazioni della proposta sono chiare dal punto di vista socio-culturale: ‘Romagna mia’ rappresenta simbolicamente i valori fondanti della nostra terra e del suo sviluppo, valori che possono, a ragione, essere considerati parte integrante delle tradizioni del Paese. Non solo. E’ stato un altro leghista forlivese, il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, a presentare più di quattro anni fa, il 7 marzo 2018, in commissione cultura in Regione, la proposta di candidatura all’Unesco del ballo folkloristico romagnolo quale patrimonio immateriale dell’umanità. Proposta approvata a larga maggioranza, ma che, stranamente, non ha avuto seguito finchè esponenti dell’attuale Giunta Bonaccini non l’hanno tirata fuori dal cassetto per farsene vanto, presentandola come propria: insomma, il solito Pd copione e il candidato Gnassi che arriva ai titoli di coda”.
Così in una nota la parlamentare della Lega Elena Raffelli, candidata della Lega nel collegio plurinominale della Camera Romagna e Ferrara.