Interrogazione di estrema urgenza con richiesta di risposta scritta entro 10 giorni.
Il sottoscritto Consigliere Comunale Gioenzo Renzi,
constatato
il violento temporale che sabato 03/08/24 si è abbattuto per poco più di un’ora sul Comune di Rimini, con 74mm di pioggia, ha creato il rigurgito delle fogne che invece di assorbire l’acqua piovana ha fattosaltare i tombini con la fuoriuscita delle acque nere;
che l’acqua ha invaso numerose strade, i sottopassi, le zone del Centro Storico con una fiumana d’acqua nera che invadeva i negozi e i bar in Corso d’Augusto, Via Santa Chiara, ma anche la zona di Marina Centro, come gli alberghi e i garage sotterranei nella zona di Via Tobruk, fino addirittura ad allagare il piano interrato del Cimitero;
che sono state un centinaio le chiamate ai Vigili del Fuoco;
ricordato
che per la sicurezza idraulica del territorio e la salvaguardia della balneazione, sono stati spesi, tra l’altro, 50 milioni di euro SOLO per realizzare in piazzale Kennedy: una vasca di prima pioggia di 14.000mc, per portare le acque al depuratore, una vasca di laminazione di25.000 mc per portare le acque al depuratore e/o allo scarico in mare, le tre condotte sottomarine per gli scarichi in mare ad oltre 1 Km dalla costa;
che è stato realizzato ultimamente l’impianto di sollevamento in Via Santa Chiara proprio per evitare i ricorrenti allagamenti della zona;
sottolineato
che per ragioni emergenziali sono mantenute in servizio le attuali “paratie” per gli scarichi in mare della fossa Ausa, Brancona di Torre Pedrera, La Turchia-Viserbella, Foce Marecchia Nord e Sud, Colonnella 1-2 di Bellariva, Rodella-Rivazzurra, Rio Asse-Miramare;
evidenziato
che in occasione di precipitazioni meteoriche intense, non si può convogliare al Depuratore tutta la massa d’acqua addotta e pertanto la parte eccedente viene scaricata in mare tramite l’apertura delle “paratie” o “sfioratori di piena“ a ridosso della battigia;
chiede
1) se la causa degli allagamenti non siano stati i ritardi nella apertura delle “paratie” per gli scarichi a mare, come si è visto: “infatti all’improvviso, l’acqua ha iniziato a defluire liberando le strade”;
2) se la conferma dei suddetti ritardi non risulti confermata dai dati pubblicati da Arpae Emilia-Romagna, tenuto presente che il temporale è scoppiato alle ore 13 e l’apertura delle “paratie” dei nove “scarichi a mare” coincide con il divieto di balneazione:
RIMINI AUSA: data e chiusura della balneazione 3/8/2024 ore 13.47
riapertura della balneazione 4/8/2024 ore 8.31;
Torre Pedrera: chiusura della balneazione 3/8/2024 ore 13.30
riapertura balneazione 4.8.2024 ore 16.16
Viserbella: chiusura balneazione 3-8-2024 ore 13.25
riapertura balneazione 4/8/2024 ore 13.25
Rimini Foce Marecchia N: chiusura 3/8/2024 ore 13.17
apertura 4/8/2024 ore 10.08
Rimini Foce Marecchia S: chiusura 3/8/2024 ore 13.17
apertura 4/8/2024 10.08
Bellariva Colonnella 1 chiusura 3.8.2024 ore 13.19
apertura 4/8/2024 ore 12.35
Bellariva Colonnella 2 chiusura 3/8/2024 ore 13.30
apertura 4/8/2024 ore 12.04
Rivazzurra-Rodella chiusura 3/8/2024 ore 13.18
apertura 4/8/2024 ore 11,35
Miramare chiusura 3/8/2024 ore 13.32
apertura 4/8/2024 ore 17.31
3) Se non sia da sottolineare che il peggiore ritardo nell’apertura delle “paratie”, riscontrato in 47 minuti, riguarda lo scarico a mare di Rimini AUSA, che “copre” l’area dal Centro Storico a Marina Centro,dove si sono verificati i maggiori allagamenti;
4) per quali ragioni il nuovo impianto Santa Chiara non ha ancora risolto il problema degli allagamenti all’incrocio con vicolo Cima;
5) se alla luce dei danni causati dagli allagamenti, per i ritardi nell’apertura degli scarichi a mare, accertati i fatti e le responsabilità, il Comune non debba prevedere di rifondere i danni subiti e documentati dai cittadini e dagli operatori economici.
Gioenzo Renzi