Il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera, in base al nuovo Regolamento sulla gestione condivisa dei beni di proprietà comunale, la riconversione dell’utilizzo della Casa dei Matrimoni sul porto di Rimini.
Oltre all’utilizzo istituzionale, la struttura potrà essere affidata a soggetti terzi per attività pubbliche, organizzate sull’area del porto e della vicina spiaggia libera, in cambio dei compiti di vigilanza, presidio, pulizia e manutenzione ordinaria.
E’ la presa d’atto del “fallimento” della Casa dei Matrimoni di Piazzale Boscovich, visto le pochissime coppie di sposi che l’anno utilizzata,nonostante la propaganda e la promozione turistica.
Possiamo dire che le ragioni espresse fin dall’inizio, nel 2015, in consiglio comunale, contro il progetto e contro la sua realizzazione,avevano fondamento.
Ricordo che l’Amministrazione Comunale ha speso 200.000 euro per il manufatto di circa 30 mq, con servizio igienico al suo interno, e la pedana in legno di circa 220 mq sulla duna adiacente, più altri 18.000 euro per la tensostruttura a vela per la copertura della pedana.
La struttura con un “design” più simile ad una “biglietteria”, si è dimostrata poco funzionale e accogliente per i matrimoni.
In alternativa, al progetto “infelice” di Piazzale Boscovich e per risparmiare 220.000 euro, avevo avanzato in Consiglio Comunale, la proposta di celebrare i matrimoni nel Giardino del Grand Hotel, con una immagine qualificante per Rimini.
L’Amministrazione Comunale, aveva respinto la mia proposta, dicendo che era impossibile, salvo, poi, realizzarla due anni dopo, nell’ottobre 2017.
Speriamo, ora, che la cosiddetta Casa dei Matrimoni, dopo i tanti soldi pubblici spesi, possa essere funzionale per le attività pubbliche compatibili.
Gioenzo Renzi
Capogruppo consigliare di Fratelli d’Italia