“Ancora una volta la minoranza dimostra le sue carenze conoscitive”. E’ l’incipit della risposta che l’amministrazione comunale di Coriano rende pubblica all’indomani di un comunicato diffuso dall’opposizione.
“I rilievi mossi nei confronti del PUG (Piano Urbanistico Generale, che ogni Comune dovrà predisporre in base alla legge regionale n. 24/2017) – si precisa - dimostrano la pochezza di contenuti e di conoscenza che la minoranza stessa ha della materia. In altre parole, si è inventata un caso inesistente. Si strumentalizza, in particolare, il rinvio di un appuntamento chiesto con un dirigente sul contenuto della variante (atti di pianificazione non ancora formalizzati che arriveranno nel prossimo Consiglio comunale). Il rinvio, pertanto, - prosegue l’Amministrazione comunale - è stato dettato unicamente dall’esigenza di concludere tali atti (relazioni, proposte di delibera, ecc.) nei tempi dettati dalla Giunta nonché dal sovrapporsi di impegni di queste settimane, tra cui la predisposizione delle prove di un concorso per avvicendare personale in pensionamento. Da parte nostra non esiste assolutamente intenzione di sottrarci al confronto sul PUG, tutt’altro. Confronto che però arriverà a tempo debito seguendo un percorso lineare e coerente alla prassi e comunque dopo la formalizzazione degli atti. Quanto esternato nel dettaglio, assolutamente contestabile, nasconde una malafede di base oppure un’incompetenza clamorosa nel distinguere una variante al PRG dall’avvio della redazione del PUG. Ad oggi – si conclude - solo un Comune su 25 nella nostra provincia ha avviato la procedura di adozione”.
“In politica valgono serietà e onestà intellettuale – commenta il sindaco Domenica Spinelli (nella foto) – qualità indispensabili nel confronto con i cittadini e che la minoranza dimostra ancora una volta di non avere. Purtroppo è anche una questione di preparazione, vista la confusione che si palesa nel suo indisciplinato attacco. Noi rispondiamo con i fatti, seguendo quanto previsto dalle norme e con la professionalità dei nostri dirigenti e dei nostri uffici. Il resto sono illazioni, chiacchiere e deliri verbali che ci entrano da un orecchio e ci escono dall’altro”.