La situazione penitenziaria nazionale è sempre più drammatica. In questi pochi mesi dell’anno 2024 sono già 35 le persone detenute che si sono tolte la vita. Un dato inaccettabile, così come lo sono alcune questioni da troppo tempo irrisolte: il sovraffollamento dei detenuti, gli istituti vetusti, la mancanza di personale di Polizia Penitenziaria, il fallimento di quelle politiche rieducative che potrebbero ridurre il tasso di recidive che nel nostro Paese supera il 60%.
Dal quadro nazionale non si discosta la casa circondariale di Rimini che, in alcuni aspetti, presenta una situazione perfino peggiore.
Secondo i dati di AUSL Romagna la situazione riminese nel periodo che va da fine 2022, per tutto il 2023 e inizio 2024 presenta un sovraffollamento medio dell’istituto del 123,30% con punte di oltre il 140% e analizzando le singole sezioni si rilevano situazioni di sovraffollamento addirittura del 200%.
Particolarmente gravi le condizioni della prima sezione che è vetusta e attende interventi di riqualificazione. Le celle non hanno acqua calda e i bagni sono privi di doccia. L’angolo cottura si trova all’interno dei bagni.
Una situazione disumana e inaccettabile per un Paese civile e per una terra come la Romagna, perché la casa circondariale dei Casetti è parte della sua comunità.
Altra enorme criticità riguarda la situazione di sotto organico del personale di Polizia Penitenziaria che nell’anno 2023 ha visto toccare i minimi assoluti con un divario enorme tra organico previsto ed organico in forza.
È urgente che il governo intervenga per affrontare questa situazione vergognosa, che si investa per affrontare queste criticità e si ponga fine a questa strage dentro le nostre carceri. Non c’è tempo da perdere.”
Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.