Si muove la politica per sostenere il Rimini FC retrocesso d’ufficio dalla Federazione italiana gioco calcio in serie D.
Nicola Marcello (nella foto) ha presentato un’interrogazione in proposito nella quale chiede un incontro urgente di una delegazione del Consiglio comunale, dei parlamentari locali e dei referenti della società biancorossa con il Ministro dello Sport. Ma non solo. Marcello chiede anche l’immediata impugnazione da parte dell’Amministrazione comunale su quanto deciso attraverso legali propri e commissionati ed infine sollecita la richiesta agli organi competenti della prosecuzione per il settore giovanile dei campionati professionistici dagli Esaordienti alla Berretti per il prossimo anno indipendetemente da quello che ne sarà della Prima Squadra.
In premessa Marcello invita alla riflessione su due aspetti fondamentali: “la scarsa partecipazione della Società Civile alla vita amministrativa della società Rimini Calcio negli ultimi 10 anni e lo scarso supporto fornito da questa Amministrazione in termini di strutture e di impianti ad un settore giovanile e talvolta anche alla prima Squadra costretti ad allenarsi persino fuori Comune o addirittura fuori provincia (vedi gli allenamenti sul sintetico di Gatteo Mare che periodicamente si ripetono dal 2012!)”
“Il resto in epoca recentissima – prosegue Marcello - lo hanno fatto il Covid 19 e la FIGC: due organismi, uno biologico ed uno burocratico-amministrativo, che non hanno regalato nulla di buono alla Città di Rimini. Le lamentele generiche fatte da Sindaco e Giunta credo che, pur condivisibili, siano ancora poco. Da genitore e da frequentatore del settore calcistico giovanile, da ormai 15 anni, credo che l’impossibilità di poter frequentare campionati professionistici a tutti i ragazzi con meno di 18 anni della nostra città e provincia, sia il danno più grave – conclude - arrecato all’intera comunità da una simile decisione insieme all’offesa per i tifosi e per il Presidente Grassi”.