La tutela della salute è uno dei punti prioritari del programma di Fratelli d’Italia. Proprio per il particolare momento che stiamo vivendo, dopo anni di convivenza con una brutale pandemia, è il momento di trovare le soluzioni più che analizzare il passato.
“Credo che la gente abbia bisogno di risposte concrete anche in questo campo – esordisce Domenica Spinelli, candidata al Senato (Romagna, Bologna, Ferrara) con Fratelli d’Italia – ed in questi giorni ricevo suggerimenti, indicazioni e proposte che la dicono lunga su quanto sia sentito il problema. Noi abbiamo individuato delle priorità. Ne cito alcune: sviluppo della sanità di prossimità e della medicina territoriale, rafforzamento della medicina predittiva e incremento dell’organico di medici e operatori sanitari. Ritengo sia necessario un aggiornamento dei piani pandemici e di emergenza e revisione del Piano sanitario nazionale andando però anche oltre la pandemia e ripristinando le prestazioni ordinarie e procedure di screening con abbattimento dei tempi delle liste di attesa. Necessaria e non più rinviabile l’estensione delle prestazioni medico-sanitarie esenti da ticket. Più in generale ritengo assolutamente necessario un riordino delle scuole di specializzazione dell’area medica e la revisione del piano oncologico nazionale”.
Ma è ancora un’emergenza il Covid? “Sicuramente l’azione di contrasto – dice la Spinelli – non può essere rallentata promuovendo anche comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali: penso, per esempio, alla ventilazione meccanica controllata e al potenziamento dei trasporti ma va fermata la compressione delle libertà individuali”.
“Conosco bene – conclude la candidata di FdI al Senato – le difficoltà degli ospedali, dei medici, dei Pronto Soccorso, del personale infermieristico. Quando parlavo di incremento degli organici mi riferivo proprio a questo. Ma non basta. Occorrono professionalità certe ed interventi celeri proprio perché sta per tornare la stagione invernale che negli ultimi anni è stata sempre difficile. Senza dimenticare la necessità di procedere, come detto, a nuove assunzioni tali da garantire anche in caso di emergenze sanitarie la maggiore disponibilità di personale ad ogni livello”.