Il sindaco di Coriano Domenica Spinelli prende posizione sul voto referendario per la riduzione dei parlamentari.
"I cittadini italiani hanno tutti gli strumenti necessari per informarsi in merito al quesito referendario. Purtroppo le forze politiche, in questo frangente, non stanno dando una prova di chiarezza e il loro ambiguo posizionarsi sta creando molti dubbi nell'elettorato. Partiti che hanno sempre votato contro il quesito in parlamento che ora si dichiarano favorevoli o partiti che fanno esattamente l'opposto, partiti che dichiarano, per coerenza, di ribadire la loro posizione ma che in realtà lasciano "libertà di voto agli elettori" con sottintesa "abbiamo cambiato idea ma non possiamo dirlo".
Tutto questo a mio avviso è dovuto anche al fatto che quello che si va a votare non sia una soluzione ma soltanto un tentativo di mischiare le carte e poi in un secondo momento decidere che partita giocare. Mi sembra di rivivere il momento in cui con la legge Del Rio si sono abolite le Province, anche in quel caso un po' alla cieca con la prospettiva del risparmio economico ed invece si è ottenuto un sostanziale indebolimento dei territori con lo spostamento di tutto il processo decisionale alle Regioni. Per quanto riguarda il risparmio poi è tutto da dimostrare visto che per quanto riguarda i dipendenti sono stati giustamente integrati per la maggior parte nella struttura regionale, in alcuni casi anche con inquadramento più oneroso, e il poco risparmiato con il compenso ai politici non copre certo il mancato servizio ed efficienza del sistema. Inoltre i costi "della politica provinciale" sono tornati a crescere visto che al momento è stato approvato il compenso per il Presidente che fino ad oggi dalla riforma era inteso come un ruolo di volontariato, e nemmeno poco pesante visto che è equiparato al compenso del sindaco del comune capoluogo di provincia. Quindi leggi che si basano più sulla propaganda che sul reale bisogno dei cittadini mi lasciano un po' perplessa, specialmente se le riforme annunciate sono solo parziali e si sa come iniziano e non come finiscono.
Credo inoltre che la centralità delle nostre istituzioni debbano rimanere in capo al parlamento, anche se troppo spesso i governi ne superano il ruolo a base di decreti e fiducie, che deve quindi effettivamente garantire la rappresentanza di tutto il Paese. Servono riforme per renderlo più efficace e veloce e con la possibilità di garantire governi stabili, ma da qui a tirare a rompere per poi ricostruire senza un chiaro progetto non mi convince affatto.
Per finire vorrei porre l'attenzione sul fatto che se questa è una lotta ad una "casta" se se ne riduce il numero sarà ancora più "casta". Per il risparmio basta che venga diminuita la spesa pro capite, invece di tagliare teste, ed organizzare meglio il lavoro ed i compiti, con meno privilegi chi si dedicherà alla Politica lo farà veramente per spirito di servizio e dedizione al Paese e meno per il tornaconto.
Mi piacerebbe poter vedere palesemente il voto di tutti i parlamentari su questo referendum, voteranno veramente quello che dichiarano o punteranno ad un voto utile a mantenere la possibilità di restare deputati e senatori? I cittadini apprezzerebbero un voto palese di chi ricopre ruoli politici".