“Il mondo dello sport e in particolar modo quello del calcio, che è il più seguito, dovrebbero essere d’esempio per i nostri giovani, portatori di valori positivi e non spingere i tifosi tra le braccia dell’azzardo che in Italia ha costi sociali enormi e drammatici.
Solo pochi mesi fa il caso dei giovani calciatori professionisti coinvolti nelle scommesse ha scioccato il mondo del calcio ma dietro alle ipocrite dichiarazioni di vicinanza e sostegno a quegli sportivi inghiottiti dai tentacoli dall’azzardopatia i grandi club hanno continuato a incassare i milioni dei signori delle scommesse. Gli stadi, le trasmissioni televisive, i giornali traboccano di spot pubblicitari più o meno mascherati, vere trappole per le persone vulnerabili e per i giovani.
L’ultimo eclatante e preoccupante caso è quello dell’Inter e della ricca sponsorizzazione di un colosso del bet. I ragazzi e i bambini che indosseranno le magliette dei propri idoli diventeranno loro malgrado testimonial dei marchi dei signori dell’azzardo presenti sulla divisa. Non è accettabile.
Se il mondo del calcio conoscesse l’etica e promuovesse valori positivi anziché occuparsi solo di business non sarebbe necessario fare appello al rispetto della legge che, voluta dal M5S e contenuta nel decreto Dignità, vieta la pubblicità diretta e indiretta del gioco d’azzardo. Una legge che viene sistematicamente e vergognosamente aggirata dal mondo dello sport e dai media.
Pretendiamo che questo governo si svegli, faccia rispettare la legge, controlli questi contratti di sponsorizzazione e difenda i cittadini dalle brame predatorie dei signori dell’azzardo che, solo nel 2023, hanno divorato oltre 150 miliardi di euro alle famiglie italiane.
Presenterò un'interrogazione chiamando in causa il governo sul rispetto della legge contro la pubblicità del gioco d’azzardo. Il governo da che parte sta? Dalla parte della lobby delle scommesse o dalla parte dei più deboli, dei nostri giovani, delle vittime del gioco patologico?”