Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, insieme a una delegazione sindacale, ha depositato il 12 aprile scorso in Corte di Cassazione quattro quesiti referendari. Il via libera alla campagna referendaria era stato dato dall'Assemblea generale CGIL lo scorso 26 marzo, che aveva espresso la necessità di una strategia complessiva di mobilitazione per promuovere un lavoro stabile e di qualità, migliorare le condizioni salariali e pensionistiche, e difendere il sistema sanitario nazionale. I quesiti referendari sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale n. 87 dello scorso 13 aprile, ora il via alle firme. L’obiettivo CGIL è quello di concludere la raccolta firme entro l’estate per portare i cittadini al voto nella primavera 2025.
L’iniziativa CGIL per superare quota 500.000 firme su ogni quesito
Saranno promosse assemblee, iniziative territoriali e nazionali al fine di raggiungere il numero necessario di 500mila firme per ciascun quesito e consentire il voto popolare nella prossima primavera.
Anche in provincia di Rimini la campagna di raccolta firme inizierà ufficialmente giovedì 25 aprile, dalle ore 14 alle ore 18 presso il Parco XXV Aprile a Rimini, all’interno della Festa Balla la Liberazione promossa dalla Cooperativa Cento Fiori a Rimini in via Galliano n.19. Ci sarà un tavolo CGIL dedicato ad informare la cittadinanza ed a raccogliere le firme. Si replicherà poi domenica 28 aprile, nello stesso luogo, dalle ore 11.30 alle ore 19. Per poter firmare sarà sufficiente avere a disposizione un documento di riconoscimento (carta d’identità o patente di guida). Sul sito Internet www.cgilrimini.it saranno periodicamente indicati i luoghi e le occasioni di raccolta su tutta la provincia di Rimini.
Quattro quesiti per restituire dignità al lavoro
I referendum proposti dalla CGIL mirano a contrastare le leggi che hanno contribuito alla precarizzazione del lavoro in Italia e che hanno ridotto le tutele per i lavoratori. Attraverso questi quesiti referendari, la CGIL si impegna a promuovere una riforma legislativa che ponga al centro il lavoro e la persona.
I quattro quesiti presentati dalla CGIL riguardano:
• Abrogazione del Jobs Act: CGIL chiede l'eliminazione del decreto legislativo 23 del 2015, noto come Jobs Act, al fine di contrastare la precarizzazione del lavoro e ripristinare tutele per i lavoratori;
• Abrogazione del tetto all'indennizzo per i licenziamenti illegittimi: si propone di rimuovere il limite massimo all'indennizzo per i lavoratori licenziati illegittimamente, al fine di aumentare la deterrenza contro gli abusi e garantire una giusta compensazione in caso di licenziamento ingiustificato;
• Abrogazione dell'abuso del contratto a termine: si intende eliminare le norme che hanno liberalizzato l'uso del contratto a termine da parte delle aziende, contribuendo alla precarizzazione del lavoro (tema particolarmente impattante in provincia di Rimini);
• Abrogazione della de responsabilizzazione delle aziende negli appalti: si propone di rendere le aziende committenti responsabili in caso di infortunio o malattia professionale dei lavoratori impiegati negli appalti, al fine di promuovere la sicurezza sul lavoro. In Italia si susseguono stragi sul lavoro, da Firenze a Suviana solo per citare i casi che hanno suscitato più clamore, mentre aumenta la conta quotidiana dei morti; se il quesito CGIL fosse approvato dal voto popolare, a pagare sarebbero anche i committenti Esselunga ed Enel, per restare a questi episodi.
La CGIL invita tutta la cittadinanza a sostenere questa iniziativa di cambiamento ed a partecipare attivamente alla raccolta delle firme per garantire un futuro migliore per il mondo del lavoro in Italia.
Per ulteriori informazioni e per partecipare alla raccolta firme, è possibile visitare il sito web della CGIL (www.cgil.it) o contattare CGIL Rimini allo 0541-779946.