In campo di prevenzione possiamo dire che il vaccino anti-Hpv abbia fatto passi da gigante. In Italia l’Hpv ogni anno è responsabile di 6.500 nuovi casi di tumore che potrebbero scomparire nelle generazioni future. E’ una certezza?! Non ancora. Però un nuovo vaccino nonavalente, che contrasta cioè 9 ceppi di questo virus, è stato sperimentato con successo su 100 persone allo IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. La prevenzione oltre che per il tumore del collo dell’utero è anche per i tumori dell’ano, della vagina e della vulva dove non esiste nessun tipo di prevenzione e diagnosi precoce. Per quanto riguarda il collo dell’utero si passa da una copertura vaccinale del 70 % ad una del 90% un incremento sostanziale che offre una grande opportunità a tutte le donne e alle loro figlie e ai loro figli. Il potenziale di prevenzione per le le lesioni precancerose Cin2- Cin3 è tra il 75 e l’85%. Nei primi 100 casi di somministrazione non ci sono stati casi maggiori di effetti collaterali anzi nessun effetto significativo. Come ben sappiamo nel piano di prevenzione vaccinale incluso nei nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza) è stato esteso il vaccino, oltre che alle ragazzine di 12 anni, anche ai ragazzi con età pari a 12 anni . Ora è necessario solo migliorare sempre più l’informazione per scardinare le reticenze che ancora sussistono in alcune famiglie.
dott. Alessandro Bovicelli