La stimolazione magnetica transcranica, una tecnica indolore e non invasiva, già da qualche anno usata per la cura della depressione maggiore e delle dipendenze, funziona anche per ridurre il desiderio di cibo nel pazienti obeso. Lo dimostra una recente ricerca italiana che ha preso in considerazione 50 adulti sottoponendoli alle sedute di stimolazione e confrontandoli con un gruppo di controllo. Si è visto che tra i 2 gruppi dopo la stimolazione c’era una differenza media di 9 chili. Un risultato importante secondo gli studiosi e duraturo visto che si è mantenuto per un anno di follow-up. Tutto ciò perché la stimolazione cerebrale riesce a ridurre il desiderio di cibo agendo sulla dopamina. L’obesità rappresenta oggi un’emergenza globale e un grande costo per la sanità viste le patologie ad essa correlate quindi trovare nuovi strumenti con cui combatterla è particolarmente importante. Lo studio rappresenta il punto di partenza di un approccio altamente innovativo, non farmacologico, non invasivo, a basso costo e ripetibile nel tempo e potrebbe essere applicato in un futuro imminente anche nella fascia più a rischio, quella degli adolescenti.
dott. Alessandro Bovicelli