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Salute 14:17 | 14/01/2020 - Dall'Italia

Un batterio intestinale favorisce l'insorgenza dell'infarto

Una ricerca tutta italiana è riuscita a mettere in luce, per la prima volta, la complicità di un batterio dell’intestino, l’Escherichia Coli, nell'insorgenza dell'infarto. Risulta infatti in circolo nel sangue dei pazienti e presente nell’arteria ostruita che causa l’infarto. Lo studio pubblicato sull’European Heart Journal potrebbe gettare le basi sia per un vaccino preventivo anti-infarto sia per delle terapie mirate da somministrare in fase acuta. I ricercatori hanno preso in esame 150 persone. In 50 pazienti colpiti da infarto è stata analizzata la concentrazione della capsula batterica presente nei trombi ed è stata confrontata con quella di 50 pazienti in condizione di angina stabile e di 50 soggetti  controllo. Nel gruppo degli infartuati c’era una presenza batterica nettamente superiore rispetto agli altri 2 gruppi, associandola all’attivazione delle piastrine a livello del trombo. Per comprendere il motivo della presenza dell’Escherichia Coli, il team ha analizzato la permeabilità intestinale dei soggetti con infarto la quale è risultata alterata rispetto al gruppo di controllo. I ricercatori hanno inoltre individuato il recettore cellulare cui l’Escherichia Coli si lega per facilitare la trombosi il Toll – Like Receptor 4 e hanno inibito il processo trombotico attraverso un inibitore specifico. Questi risultati, seppur preliminari, oltre ad aver definito un nuovo meccanismo che favorisce l’infarto, aprono nuove prospettive terapeutiche per la sua cura.

dott. Alessandro Bovicelli