Sarà la regista norvegese Anna Gutto la prima importante ospite della tredicesima edizione di Amarcort Film Festival che si sta svolgendo in modalità on line fino al 13 dicembre 2020. Dedicato ai cortometraggi e nato sotto il segno di Fellini, il festival quest'anno vista l’impossibilità di svolgersi in presenza è completamente on line e accessibile gratuitamente sul sito www.amarcort.it.
Protagonista del talk di venerdì 27 novembre dalle 20.45 (in replica domenica 29 novembre alle 17.00), sarà Anna Gutto. Regista, sceneggiatrice e attrice, Gutto è una delle figure più interessanti del panorama cinematografico europeo. Conosciuta dal grande pubblico per la serie tv targata Netflix dal titolo Home for Christmas, Anna Gutto parlerà di cinema e racconterà i suoi prossimi progetti. A breve, infatti dirigerà Paradise Highway con Juliette Binoche e la sceneggiatura per questo film, scritta dalla stessa Gutto, ha vinto il prestigioso Zaki Gordon Award per l'eccellenza nella sceneggiatura. Impegnata anche come attivista, la regista ha avviato KIDS SPEAK UP, un progetto per bambini e genitori contro il razzismo. A seguire saranno proiettati due cortometraggi firmati dalla regista che hanno ricevuto diversi riconoscimenti nel mondo.
Sarà invece dedicato al cinema di casa nostra l'appuntamento di domenica 29 novembre, quando si svolgerà il talk dal titolo “I cinema ai tempi del coronavirus”. Durante l'incontro con i tre esercenti delle sale cinematografiche della provincia di Rimini: Massimiliano Giometti, gestore di 12 multisale tra Romagna, Marche,Toscana, Stefano Tonini, fondatore e presidente dell’Associazione Notorius Rimini Cineclub e direttore del Cinema Tiberio di Rimini ed Elena Zanni, direttrice dei cinema Settebello e Fulgor di Rimini si cercherà di fare il punto sulla situazione attuale in un momento storico molto difficile per questo settore. A seguire saranno proiettati i finalisti della nuova sezione “Home Made Movie”. Amarcort Film Festival ha aperto quest'anno una sezione ad hoc per tutti quei cortometraggi realizzati durante il lockdown.
“Se da una parte il lockdown ha impedito il regolare svolgimento delle nostre attività, dall'altra non ha fermato la creatività di molti. – ha spiegato Simona Meriggi, direttrice artistica del Festival - Per questo abbiamo introdotto una sezione aggiuntiva quest'anno, la Home Made Movie, per tutti i cortometraggi realizzati durante quel periodo che ci ha visto costretti in casa. Abbiamo raccolto oltre 50 partecipanti e il comitato di selezione ha scelto 16 finalisti. Ne esce uno spaccato interessante, su come in quel difficile periodo gli artisti abbiamo cercato comunque di non fermarsi”.
16 storie che raccontano il mondo dal lockdown. Dalla storia di un padre con le figlie e di una tenda ribaltata in giardino alle immagini di una Roma deserta fino a chi ha improvvisato una pista da sci casalinga. Uno sguardo diretto dalla finestra di casa mentre tutto è fermo. Tranne la creatività e la fantasia.