L’incasso del concerto per il sessantesimo compleanno dei Nomadi, in programma sabato 10 giugno alle 21 in piazzale Roma a Riccione, al netto delle spese sostenute, sarà devoluto a due associazioni benefiche del territorio. L’amministrazione comunale, in accordo con i Nomadi, ha deciso di destinare le risorse che verranno raccolte all’Aism (associazione italiana sclerosi multipla) di Riccione e all’Ail (associazione italiana leucemie) della provincia di Rimini. La sindaca Daniela Angelini ha contattato personalmente questa mattina i responsabili delle due associazioni per comunicare la decisione.
Come e dove comprare i biglietti
I biglietti del concerto sono disponibili sulla piattaforma VivaTicket al prezzo di 10 euro (più 3 di prevendita) ma verranno venduti anche a Villa Mussolini in occasione della mostra “Augusto Daolio. Uno sguardo libero” - che sarà inaugurata venerdì 9 giugno e resterà allestita fino a domenica 11 compresa - e della presentazione del libro di Beppe Carletti e Gianluca Morozzi, “Una voglia di ballare che faceva luce. Il romanzo di noi Nomadi” - in programma sempre venerdì 9 ma alle 21.
La lettera invito della sindaca
La prima cittadina, sempre questa mattina, ha inoltre inviato una lettera aperta ad associazioni economiche, culturali e sociali, comitati e club di prodotto del territorio per invitare tutti a partecipare alla tre giorni di eventi dal titolo “Nomadi Sessanta la Festa” in programma da venerdì 9 a domenica 11 giugno. “La band ha scelto la nostra Riccione per celebrare questo importante traguardo - ha scritto la sindaca -. Sono lieta di invitarvi all’inaugurazione della mostra e al racconto pubblico di questa grande storia iniziata dal bar Frankfurt di Riccione insieme a Beppe Carletti e Gianluca Morozzi”.
Sono passati sessant’anni, ma loro sono ancora lì. Nomadi, ma con le radici. Quelle radici saldamente piantate tra Novellara, le terre tra Reggio Emilia e Modena e qualche palco sempre da raggiungere. Il palco di Riccione, soprattutto, dove tutto è cominciato nell’estate del 1963 quando per 77 giorni Beppe Carletti e Augusto Daolio, ancora ragazzini, hanno suonato al bar Frankfurt. E dove i Nomadi hanno già celebrato i 40 anni di carriera.
Novanta concerti l’anno in tutta la Penisola; una media annuale di un milione di spettatori, bambini, genitori e nonni, il “popolo nomade”. Sessant’anni filati come in un unico respiro, fatti di successi, lutti, rinascite, musica soprattutto, tanta musica. Il libro, scritto da Beppe Carletti insieme a Gianluca Morozzi, si legge come un romanzo: perché la storia dei Nomadi è un romanzo, più vero di qualsiasi fiction. Se la vita è un film, questo è il film di una band nata nella Bassa emiliana soltanto un anno dopo i Rolling Stones e che, come i Rolling Stones, ancora calca i palcoscenici, ancora fa emozionare, cantare, piangere, sognare.
L’incontro con Francesco Guccini
È lontano e allo stesso tempo vicino, quel 1963 in cui decisero di mettersi insieme, di trasferirsi a Riccione, e scelsero, quasi a caso, quel nome: Nomadi. Due anni dopo usciva il loro primo 45 giri, Donna la prima donna. L’anno dopo iniziava la collaborazione con un altro emiliano all’epoca sconosciuto, di nome Francesco Guccini. Noi non ci saremo; Dio è morto: non solo canzoni, ma dei veri e propri stendardi per milioni di giovani. Poi arrivano gli anni Settanta: Io Vagabondo, ancora oggi la canzone simbolo della band e un inno per diverse generazioni. La scalata non si ferma più: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore, i lavori discografici numerosissimi sino a oggi. Un romanzo che non conosce mai l’ultimo capitolo. Una storia sempre aperta al futuro, con «il cuore gonfio di curiosità, affacciati su quel che sarà».
Nomadi Sessanta la Festa/ Il programma
Nomadi Sessanta la Festa / La mostra
Venerdì 9 giugno alle 18 verrà inaugurata la mostra “Augusto Daolio. Uno sguardo libero”. L’esposizione racconta Augusto attraverso un’importante quantità di materiali messi a disposizione dalla compagna Rosanna Fantuzzi e dall’Associazione Augusto per la Vita, parte dei quali tratti dai diari di viaggio del grande interprete novellarese e mai esposti pubblicamente. Da questi materiali emergono prepotentemente le tante personalità artistiche di Daolio che si intersecano l’una con l’altra. Sullo sfondo il racconto, il viaggio, il ritorno, l’orizzonte piatto della pianura e gli amici, sempre presenti. La mostra, a cura di Stefania Carretti, Lorenzo Immovilli ed Erika Profumieri dell’Associazione culturale Ics (Innovazione cultura società di Reggio Emilia) in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Riccione, sarà visitabile venerdì fino a mezzanotte e nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 giugno dalle 10 alle 22 a ingresso libero.
Nomadi Sessanta la Festa / Il racconto
Sempre nel giardino della storica villa di Riccione affacciata sul mare, venerdì 9 giugno, a partire dalle 21 a ingresso libero, ci sarà il momento del racconto di questi sessant’anni di storia con Beppe Carletti e Gianluca Morozzi, autori del libro “Una voglia di ballare che faceva luce. Il romanzo di noi Nomadi”.
Nomadi Sessanta la Festa / Il concerto
Dopo avere celebrato a Riccione i loro primi sessant’anni di carriera, i Nomadi tornano in piazzale Roma per il sessantesimo compleanno. Sabato 10 giugno, a partire dalle 21, verrà inaugurato il nuovo palcoscenico di piazzale Roma proprio con questo happening, un evento che muove un pubblico ampio – tutte le generazioni –: le canzoni dei Nomadi sono diventati inni della vita di ciascuno, brani dalle tematiche sociali, ma anche brani che parlano di sentimenti e di valori che sono entrati nella memoria collettiva.
I biglietti sono in distribuzione da venerdì a Villa Mussolini dalle 18 e sono disponibili al seguente link:
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