Dopo decine di selezioni a Festival di tutto il mondo e dopo 16 premi internazionali vinti, arriva al cinema "Over The Skyline”, cortometraggio sci-fi scritto e diretto dal regista riminese Marco Gentili (nella foto) e prodotto dalla Goodfellas Motion Pictures. La prima proiezione pubblica dell’opera avverrà mercoledì 5 gennaio 2022 alle ore 21.00 presso la Cineteca di Rimini con la presenza del regista, cast e produttore. Dopo la proiezione, si terrà un dibattito sulla fantascienza cinematografica in Italia e sulla genesi di Over the Skyline. La storia ha come protagonista il matematico Theodore Benson, il quale, attraverso un algoritmo, scopre la cura a quella che viene definita “la Malattia Primordiale”. Le riprese sono state effettuate tutte nella piccola frazione di Rivazzurra di Rimini per volontà del regista che qui ci è nato e cresciuto. L’idea era di darle un lustro diverso da quello che poteva essere il turismo di massa, con la quale molto spesso viene contraddistinta. Il regista voleva mostrare i luoghi della sua infanzia, o comunque, tutti quegli scorci quotidiani ed inserirli in un contesto sci-fi. Il cast del cortometraggio è composto da Mattia Santolini - che continua anche in questo cortometraggio il rapporto con il regista dopo il successo di Neo-Gaia (2018) - il giovanissimo Luca Lorenzi, Simona Gugnali e il cattolichino Roberto Serafini, mentre per il lato tecnico, troviamo Leo Scotti, Andrèe Emma Oppi, Emma Neulichedl e Christian di Benedetto. Finita la produzione, il corto è partito per la stagione festivaliera dove si è fatto valere in tutto il mondo, aggiudicandosi 29 selezioni di cui 16 vittorie.
"Come regista e autore, sono estremamente orgoglioso di Over the Skyline - racconta il regista - non mi sarei mai aspettato un simile risultato, ma tutto questo successo, non sarebbe stato possibile senza un team e un cast d'eccezione, come quello che ha preso parte al progetto. Ricordo che dopo il cortometraggio di Neo-Gaia (2018), volevo provare a schiacciare sull'acceleratore e andare a toccare argomenti che mi stavano particolarmente a cuore, legati alla concezione della vita che ha l'uomo attuale. Quando iniziai a scrivere Over the Skyline, avevo ben chiaro l'argomento, ma non sapevo come renderlo ''fantascientifico'', finché una mattina, mentre facevo la mia camminata mattutina sul lungomare di Rivazzurra, ascoltai lo sciabordio delle onde che si frangeva contro il bagnasciuga e mi arrivò l'ispirazione che avrei usato nel corto. Una volta ultimata la sceneggiatura e fatti i casting, mentre realizzavamo gli storyboard, arrivò ciò che temevamo più di ogni altra cosa: zona rossa. Sembrava che il destino ci era avverso, ma grazie all'organizzazione capillare della Goodfellas Motion Picture, riuscimmo a girare anche in zona rossa. Il resto è storia”.