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Spettacolo 15:21 | 16/04/2024 - Morciano

Giovedì 18 aprile (inizio ore 21) l’Auditorium della Fiera, sarà il palcoscenco di "Rumba", il nuovo lavoro di Ascanio Celestini 

18 aprile (inizio ore 21) l’Auditorium della Fiera di Morciano sarà il palcoscenco del nuovo lavoro di Ascanio Celestini dal titolo Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato, un monologo in cui l’autore dal magnifico talento narrativo immagina la vita di Francesco oggi, come il santo vivrebbe la povertà nell’Italia contemporanea e chi sceglierebbe quale compagno di strada.

Un uomo contro corrente Francesco perché, pur essendo ricco, scelse non solo di essere povero ma di farsi servo dei poveri. Un cavaliere che non volle più fare la guerra e che, da frate, in tempo di crociate, si recò in Terra Santa predicando la pace e la fratellanza. Celestini racconta Francesco dai suoi natali francesi alla sua passione per la letteratura cavalleresca, dalla guerra alla galera, da muratore a santo che ricostruisce la chiesa di Dio in terra. Un racconto che è l’inizio di una riflessione.

 “Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?”. Ponendosi queste domande, nei panni del personaggio-narratore, Ascanio Celestini - accompagnato dalle note di Gianluca Casadei – si figura il Francesco di oggi, che trova i propri personaggi in strada, tra le case popolari, tra coloro che nessuno vede: “Guarda in basso, nel parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare. I personaggi sono tanti e condividono lo stesso asfalto, la stessa condizione umana. Giobbe, magazziniere analfabeta che ha organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta. La signora delle slot, rumena arrivata in Italia come prostituta che s’è ricomprata la propria libertà. Lo zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma, accanto alla fontanella, davanti al bar”.

A Francesco si deve anche l’invenzione del presepe, che il santo allestì per la prima volta a Greccio: “Nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri”.

Il prossimo e ultimo spettacolo della stagione di Morciano è in programma martedì 30 aprile ed è Letizia va alla guerra. La suora, la sposa, la puttana, della compagnia Teatro de Gli Incamminati.