Prosegue la Stagione 24 del Teatro Eugenio Pazzini di Verucchio con un appuntamento dedicato alla slam poetry. A salire sul palcoscenico romagnolo sabato 16 marzo 2024 è Luca Cancian con Basta un pugno.
Alienazione, ignoranza, mitologia. Aggiungere ghiaccio e shakerare. Collegamenti senza progetto, unica garanzia: l'incertezza del risultato. Come incontrare il famoso saggio e non guardare né luna né dito, causa timidezza cronica. Come chiacchierare con degli sconosciuti nei bar di periferia, in orari di stanca. Astenersi sapienti e aperitivisti.
Luca Cancian nasce a Treviso. Felicemente immigrato in Romagna, si è avvicinato alla poesia orale nella scena del poetry slam. Ha fondato con altri scrittori dell’area cesenate la tribù poetica VoceVersa, attiva nell’organizzazione di eventi incentrati sulla parola (slam, reading, performance musicali).
Studia da anni i rapporti tra vino territorio e linguaggio e tiene corsi di degustazione istintiva. Insieme a Lorenzo Bartolini e Stefano Campagnolo fa parte dei TrigonomeTrio, misterioso gruppo d’azione ispirato dalla figura del poeta russo Daniil Charms. Staziona spesso al Bar Metano, luogo dell’anima oltre che locale pubblico popolato da creature mitologiche e non. Per Radio Sherwood (Padova) ha curato e condotto vari programmi radiofonici tra cui Macondo, viaggio musicale all’interno dei romanzi.
Prima dello spettacolo saliranno sul palco vari slammer a sorpresa che si confronteranno in una vera e propria gara di Poetry Slam in un meccanismo ludico, dove il pubblico parteciperà attivamente, votando e decretando un vincitore della serata.
La SLAM POETRY rappresenta un modo nuovo di esprimersi, uno stile nato con lo scopo di riportare la poesia all'oralità. Il fascino di questa forma poetica sta nel colpire senza intermediari. Non c'è niente tra l'autore e l'uditore, tranne la poesia. Il contenuto è rilevante quanto l'esibizione. Non si tratta di testi scritti che ognuno legge nel proprio spazio personale, ma sono esperienze in cui il pubblico ascolta attivamente gli slammer, apprezzando più o meno sonoramente,con applausi o fischi, ciò che ascolta. Il voler suscitare un'emozione, il rifiuto di scadere nello stereotipo e nel banale; il contributo di un vero slammer, insomma, ha senso se quello che dice ha un impatto sul pubblico. Non ci sono regole di contenuto né di stile nella slam poetry. Non è obbligatorio recitare poesie in rima, nessun argomento è taboo, possono essere presentati testi comici, di denuncia sociale, struggimenti amorosi o qualsiasi cosa solletichi la mente dell'autore e si spera possa essere d'impatto sul pubblico. Gli slammer possono sbizzarrirsi inserendo frasi in altre lingue, in dialetto, possono urlare, sussurrare e cantare.
Per informazioni e prenotazioni tel. 320 5769769
Ingresso intero € 8; ridotto € 6
Ridotto per under 25 e over 65
Prevendita online: www.liveticket.it/teatropazziniverucchio