Le rotonde di Rimini. Altro che Fellini e Sigismondo Pandolfo Malatesta. Al giovane Luca Urbinati, in arte Lux, la città che interessa è quella del "fila dritto" che, gira e rigira, porta sempre al mare. Al Barrumba, al chiringuito, alla movida spensierata di una Riviera che, d'estate, cambia volto e si trasforma. La risposta, ironica e casareccia, alla Riccione dei The Giornalist arriva con un anno di ritardo e in pochi giorni spopola in rete, superando le 10mila view su Youtube. Il motivetto leggero e orecchiabile come solo le hit estive sanno essere, che parla di amori e mojiti bevuti a piedi scalzi sulla battigia, è un inno alla viabilità circolare di una città senza più semafori. Tanto che tra le mille condivisioni sui social ce n'è una che al giovane Lux farebbe sicuramente piacere, quella del sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Non è il primo tormentone che riesce al cantautore classe '94: lo scorso Natale aveva superato le 200mila visualizzazioni su Facebook grazie a un pezzo ironico sui vegani. Insomma, il giovane riminese forse non diventerà il nuovo De Andrè, ma conosce già benissimo i rudimenti dello show business, riuscendo a dosare accuratamente marketing e satira sociale, leggerezza e improvvisazione. Così che il videoclip de "Le rotonde di Rimini", curato dai ragazzi di Caimani Video agency (Michele Abbondanza, Simone Bertozzi e Mario Olivieri), rischia davvero di oltrepassare le mura malatestiane. Arrivando – come si augura il suo autore – a far ballare i ragazzi di mezza Italia, laddove gli incroci funzionano ancora a semaforo. E del Barrumba nemmeno l'ombra.
Ecco il link del videoclip
https://www.youtube.com/watch?v=4We6HCky_Cc&feature=youtu.be