Secondo quello che filtra dalle fonti ufficiali Davide Astori è morto per cause naturali. O meglio a causa di una "morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica", dunque come se il cuore avesse rallentato. E' il primo responso dell'autopsia eseguita dal direttore Centro di patologia vascolare dell'Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall' anatomopatologo, professore di medicina legale all'Università di Udine, Carlo Moreschi. La Procura ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari. Come fa un cuore di un atleta di questi livelli a rallentare ci lascia sbigottiti. Un rallentamento del battito che evidentemente non si era mai verificato prima perché mai - almeno che si sia saputo - Astori aveva accusato problemi cardiaci. Altri giocatori recentemente si sono fermati a lungo per questo: è il caso di Mirante e di Avenatti, rispettivamente portiere ed attaccante del Bologna. Ma Astori mai aveva avuto prima problemi di questo tipo. Ora il mondo del calcio, il suo mondo, gli tributerà l'ultimo commosso saluto. Riposa in pace, campione.
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11:47 | 31/01/2018 - Dall'Italia