Quando si sono accorti di aver messo le mani su 44 kg di cocaina, pure gli uomini della Guardia di Finanza di Bologna, una piccola sorpresa l'avranno avuta. Il fermo di un autocarro sulla A!, vicino all'uscita di Valsamoggia, ha portato a questo ingente sequestro. Alla guida due autorasportator 45ennii: entrambi residenti nel riminese, originari della Sicilia e Calabria. Anche la ditta per la quale operano a livello lavorativo, che era all'oscuro di tutto, ha il proprio centro operativo in provincia. I finanzieri hanno individuato il veicolo che a forte velocità viaggiava in direzione Sud. Per riuscire a bloccarlo hanno chiesto l’aiuto della Pollizia Stradale che è intervenuta all’altezza di Valsamoggia, scortando il tir fino al casello di Casalecchio di Reno, al fine del controllo. Il camion giungeva dal Belgio e trasportava un carico di legname con località di arrivo un’azienda toscana, anche questa totalmente estranea ai fatti. Ma quello che ha insospettito i militari della Fiinanza è stato il nervosismo non solito dei conducenti del mezzo fermato. Così i finanzieri hanno chiesto di far intervenire un grù sul posto, per svuotare dal legname il cassone del camion. Una volta terminato lo sgombero dal materiale legnoso, si è proceduto a una ispezione accurata del tir. All'interno di una intercapedine, ben occultati, sono emersi ben 40 panetti di cocaina: peso totale 44 chili. A questo punto è scattato l'arresto per i presunti trafficanti, con il sequestro dell'intera sostanza stupefacente, che se fosse arrivata alla vendita al dettaglio sulle piazze dello spaccio, avrebbe reso occhio e croce, oltre 3,5 milioni di euro. Ma questa volta la storia, per fortuna, ha visto un giusto epilogo.