Prosegue venerdì 5 febbraio il ciclo di conversazioni dedicate agli aspetti pedagogici, educativi e didattici che sono alla base della scuola e che trovano in primo luogo nel rapporto alunni/insegnanti il loro fondamentale e sostanziale agire.
Protagonisti di questo secondo appuntamento sono il prof. Alberto Carraro, filosofo, e l’arch. Raffaella Valente della Fondazione Agnelli di Torino: protagonista di questa serata sarà lo spazio, quello interiore su cui agisce primariamente ogni forma di apprendimento, e quello esterno, fisico, dove si svolge ogni attività finalizzata all’educazione e all’apprendimento.
La ricerca del prof. Carraro offre un contributo alla crescita e allo sviluppo dell’individuo, segnala i meccanismi che agiscono nella vita di relazione delle persone (gli studenti) e rende più vicina la ricostruzione consapevole e critica delle modalità del pensiero che si attuano sia nelle occasioni della vita quotidiana, sia nello studio e in tutte le situazioni in cui si affronta un compito di apprendimento. Lo scopo è quello di aiutare ad acquisire un più entusiasmante e divertente approccio alla conoscenza. Il docente rinuncia alla pratica tradizionale di dettare la lezione o di far pesare l’autorità dei propri giudizi di merito sui vari argomenti trattati. Emerge un modello pedagogico che non si fonda sulla reiterazione degli argomenti ispirati dal professore o dal manuale e prende piede una pratica di confronto e di ricostruzione di pensieri e giudizi critici che entra direttamente in contatto con la realtà del qui e ora del gruppo. Punto di riferimento essenziale è dunque il compito di apprendimento nelle sue varie articolazioni.
L’intervento di Raffaella Valente si concentrerà sugli edifici scolastici: quelli italiani in particolare sono mediamente vecchi e spesso richiedono interventi urgenti. Da questo quadro, delineato dal Rapporto sull’edilizia scolastica della fondazione Agnelli (Laterza, 2019), prende le mosse una riflessione su come ripensare questo importante patrimonio. Sulla base di alcuni driver del cambiamento sarà sempre necessario agire sulle tre dimensioni: sicurezza, sostenibilità, e orientamento all’innovazione didattica.
Ripensare o progettare ex novo una scuola è un processo che deve coinvolgere tutti i protagonisti del “fare scuola”. È necessario partire dai contenuti pedagogici per arrivare al progetto architettonico e alla realizzazione con un’idea di partenza condivisa e solida che sia espressione della scuola protagonista. L’intervento prenderà le mosse dalle ricerche della fondazione Agnelli sull’edilizia scolastica e, appoggiandosi all’esperienza concreta di Torino fa scuola, fornirà spunti di riflessione sull’innovazione degli spazi didattici.
Raffaella Valente
Raffaella Valente è un’architetta specializzata in progetti di sviluppo locale e comunicazione.
Ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Politecnico di Torino e un master in progettazione dello spazio pubblico presso l’Università di Parigi La Villette. Ha lavorato per alcuni anni in progetti di rigenerazione urbana con la cooperativa Sumisura. Dal 2012 per la fondazione Agnelli si occupa di ricerca e comunicazione ed ha coordinato il progetto Torino fa scuola.
Alberto Carraro
Docente, sostenitore della Teoria dei Gruppi Operativi in Pedagogia, lavora per costruire e diffondere nella scuola una prassi alternativa, anticonformista e produttiva del processo insegnamento/apprendimento. Nel 1980 inizia una formazione in Psicologia Sociale partecipando ai Gruppi Operativi che il prof. Armando Bauleo aveva istituito a Venezia, con l’obiettivo di inaugurare una nuova dimensione dell’insegnamento basata su una rivoluzionaria impostazione del rapporto insegnante/allievi. Tra le sue opere, Pedagogia Istituzionale e gruppi– contro la fabbrica della dipendenza ( 2014, Armando editore) e Per una Pedagogia Clinica– navigare sull’onda del cambiamento (2018, Armando editore).
Modera l'incontro Paola Frontini della redazione di “Cubia - uno sguardo su Cattolica”