Nel corso del 2018 le famiglie che hanno potuto fare la spesa tra le corsie dell’emporio solidale sono state 335 per un totale di 1386 assistiti. Nella sua evoluzione, L’#emporiorimini ha creato al suo interno uno spazio bimbi che, nel 2018, ha accolto 441 i minori, di cui il 16,5% bimbi dai 0 ai 4 anni. Un dato che testimonia le nuove problematiche legate alla genitorialità e i relativi servizi richiesti da parte soprattutto da donne che faticano nel conciliare lavoro e carico familiare. Degli adulti presenti 483 sono femmine, 462 maschi; la fascia d’età maggiormente rappresentata è quella dai 35 ai 44 anni. Le famiglie accedono principalmente attraverso l’invio dalla caritas diocesana e le caritas parrocchiali (N. 185); i servizi sociali o sociosanitari dell’ Az. Ausl Romagna (n. 81) o attraverso le associazioni che collaborano con il progetto (n. 65). Più della metà dei nuclei è seguito da alcuni servizi, principalmente in carico ad alcuni servizi sociali, sociosanitari e socioassistenziali. Più della metà dei nuclei è seguito da alcuni servizi. Nel corso del 2018 l’#emporiorimini è stato aperto per n. 210 aperture ed ha erogato 2343 carrelli.
“Un progetto figlio di una logica diversa di welfare – spiega Gloria Lisi (nella foto), assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini - dove pubblico e privato convivono nell’ottica di sostenere non tanto la povertà estrema, ma quella relativa, figlia di difficoltà contingenti, puntando sulle capacità di autonomia delle persone. Negli anni abbiamo allargato il nostro paniere di prodotti che, oltre all’alimentare, si è arricchito con quelli per la cura personale e per la casa. Un progetto di comunità per la comunità, in cui ognuno – dai privati alle imprese – può decidere di partecipare”.