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Cronaca 15:09 | 28/11/2019 - Valmarecchia

Appartamento fantasma con truffa informatica

I Carabinieri della Compagnia di Novafeltria hanno denunciato l’autore di una “truffa informatica” ai danni di un 60enne di Pennabilli. L’uomo presentatosi alla Caserma Carabinieri di Pennabilli, di via Viale dei Tigli 56, denunciava che, ai primi di ottobre, aveva trovato su un sito web un inserzione dove veniva pubblicizzata la locazione di un appartamento a Bologna, ad un prezzo favorevole. Avendo necessità dell’appartamento per la figlia che studia a Bologna, dopo le prime verifiche ritenendo il sito sicuro, contattava telefonicamente l’inserzionista che per concludere il contratto richiedeva il versamento di due cauzioni anticipate, per un totale di 1.400 Euro, tramite versamento su un conto corrente da lui indicato. Questo al fine di bloccare l’appartamento. Dopo aver effettuato i pagamenti, la vittima aveva atteso indicazioni per la consegna dell’appartamento. Questo, come pattuito, sarebbe dovuto essere già libero e pronto per essere abitato nel giro di qualche giorno. Tuttavia passati invano 10 giorni senza aver ricevuto notizie, il locatario provava nuovamente a contattare l’inserzionista, che però si rendeva irreperibile. A quel punto capendo di essere stato vittima di truffa si rivolgeva ai Carabinieri per denunciare l’accaduto.

Le indagini hanno avuto inizio attraverso i movimenti dell’ international bank account number (più noto nella forma abbreviata iban). Dalla loro analisi i militari dell’Arma riuscivano a rintracciare il colpevole, un 43enne residente a Milano, plurisegnalato per lo stesso reato, che ricorrendo ad un collaudato “modus operandi”, simulava la compravendita on-line di appartamenti, ingannando poi gli acquirenti, che versavano la somma pattuita tramite bonifico postale o bancario senza mai entrare in possesso dell’abitazione locata, rendendosi poi irreperibile.  

La tecnica utilizzata dal truffatore era sempre la stessa:  utilizzava un  numero di telefono mobile intestato ad una persona estranea ai fatti, inoltre tramite un indirizzo mail creato con un falso account, divulgava su alcuni siti di vendita “on line”, degli annunci nei quali metteva in locazione degli appartamenti a prezzi competitivi. Quando la persona interessata al prodotto in vendita la contattava, si faceva accreditare le somme di denaro tramite bonifico postale o bancario, dichiarando di effettuare un incontro a breve, per la consegna delle chiavi entro pochi giorni. Però, dopo aver incassato il denaro, diveniva irreperibile ed anche il telefono di riferimento veniva disattivato.