Il Consiglio comunale di ieri (giovedì 21 dicembre) si è aperto con i preliminari di seduta: nelle comunicazioni all’assemblea, la sindaca Alice Parma ha ringraziato la Pro Loco per l’omaggio del volume “Santarcangelo di Romagna” di Rita Giannini a tutta la Giunta e al Consiglio comunale, mentre la presidente Cristina Fabbri ha augurato buone feste all’assemblea unitamente a un auspicio di pace per i numerosi conflitti in corso.
L’assessore a Bilancio e Tributi, Emanuele Zangoli, ha quindi trattato congiuntamente i successivi quattro punti all’ordine del giorno, propedeutici all’approvazione del bilancio di previsione 2024/26: l’aggiornamento del Documento unico di programmazione 2024/26, la verifica di quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare a residenza, attività produttive e terziario che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie, l’approvazione delle aliquote dell’Imposta municipale propria per l’anno 2024 e la conferma di aliquote e scaglioni dell’addizionale comunale all'Irpef sempre per il 2024. “La semplice lettura del Piano triennale dei lavori pubblici, via via aggiornato nel corso degli anni, dà conto di un lavoro svolto con puntualità dall’Amministrazione comunale, tenendo sempre presenti i principi guida dell’azione amministrativa espressa con il bilancio: inclusione, ambizione ed equità”, ha spiegato l’assessore Zangoli. “Il 16% della spesa corrente è dedicato infatti a sport e scuola, il 6% ai servizi alla persona – che insieme alle risorse stanziate dall’Unione dei Comuni superano i 2,5 milioni di euro, senza contare altri servizi dell’area sociale – mentre nella cultura è impegnato il 7% della spesa corrente. Le voci citate – compresa la manutenzione costante di un patrimonio ampliato e rigenerato – restano confermate anche per il 2024 senza aumenti di tariffe o tributi, mentre i contributi intercettati hanno consentito la realizzazione di opere pubbliche senza indebitamento. Il futuro ci pone di fronte a sfide legate alla casa, al lavoro, al calo demografico e alla tutela dell’ambiente: l’obiettivo da cui ripartire anche per il prossimo mandato resta una crescita inclusiva, di cui possano beneficiare tutti” ha concluso Zangoli.
Le prime due delibere in esame sono state approvate dal Consiglio con il voto favorevole della maggioranza (Partito Democratico, Più Santarcangelo e PenSa-Una Mano per Santarcangelo) e quello contrario dell’opposizione (Un Bene in Comune e Lega Salvini premier Romagna), mentre sulle aliquote Imu e Irpef i gruppi di opposizione si sono astenuti. Dopo una breve sospensione per l’approvazione di alcune delibere da parte della Giunta comunale, il bilancio di previsione 2024/26 è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell’opposizione.
Con il successivo punto all’ordine del giorno, l’assessore alla Pianificazione urbanistica Filippo Sacchetti ha presentato all’assemblea la delibera per l’acquisizione da parte del Comune del complesso di proprietà della società Buzzi Unicem spa che comprende l’ex cementificio di San Michele.
“Questo atto di indirizzo è propedeutico alla sottoscrizione di un accordo tra le parti in seguito a un atto analogo che dovrà essere approvato dall’impresa, con successivo rogito entro giugno 2024” ha detto l’assessore Sacchetti. “Un atto nato dal confronto continuo con la proprietà, avviato nel 2014 con tutte le difficoltà di interloquire con una grande azienda distante da Santarcangelo trovatasi a dover gestire diverse situazioni simili a quella di San Michele. Con la cessazione dell’attività a fine 2008, già il Psc superava la destinazione d’uso produttiva dell’area, mentre il Poc per primo ha immaginato nuove finalità grazie a una scheda specifica, con indicazioni di massima sulla creazione di un polo culturale dotato di servizi per la frazione. Il dialogo con la proprietà è ripartito nel 2020, con la firma di un protocollo d’intesa per la realizzazione di uno studio fattibilità comprensivo di analisi dell’esistente e ipotesi di destinazione futura. L’area dell’ex cementifico misura circa 130 ettari, suddivisi in tre grandi fasce: una industriale con le strutture principali, un’area intermedia di ‘filtro’ e una agricola a vocazione ambientale, al confine con la ciclabile lungo il fiume. Il primo passo verso la situazione attuate è stata l’acquisizione del sedime largo circa 30 metri dell’ex ferrovia Santarcangelo-Urbino, compreso un tratto precedentemente dato in concessione a Buzzi Unicem con sei fabbricati diventati di proprietà del Comune, attualmente utilizzati come magazzini dal Festival e per il Met. Oltre alla cessione a titolo gratuito, la proprietà porterà a compimento la bonifica dell’area, la realizzazione di una recinzione per inibire l’accesso alla zone interdette, la cessione di fondi per una prima sistemazione del complesso e dello studio di fattibilità, embrione di progetto utile a intercettare fondi sovraordinati. Ringraziamo Buzzi Unicem per il punto d’incontro trovato insieme – ha concluso Sacchetti – che conclude simbolicamente la storia del ‘fabrèch’, cominciata oltre un secolo fa, lasciando spazio a un futuro ancora tutto da scrivere attraverso la partecipazione collettiva”.
La delibera di indirizzo per l’acquisizione dell’ex cementificio è stata approvata dal Consiglio con voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.
L’assessora alle Attività economiche e ai Rapporti con le società partecipate, Angela Garattoni, ha illustrato la ricognizione annuale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica spiegando che si tratta di un nuovo adempimento normativo: in base ai requisiti previsti dalla legge, i servizi interessati sono la gestione delle luci votive (Anthea), il trasporto scolastico (Start) e lo scassettamento dei parcometri (Consorzio Sciale Romagnolo). Analizzando criteri e tariffe, la valutazione qualitativa ha concluso che i servizi sono svolti con efficienza, efficacia ed economicità, precisando che il trasporto scolastico potrebbe integrarsi maggiormente con il trasporto pubblico locale: osservazione che sarà tenuta in considerazione al momento del nuovo bando. La delibera è stata approvata con voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.
Stesso esito anche per la revisione periodica delle partecipazioni detenute dal Comune, introdotta sempre dall’assessora Garattoni. Undici le partecipazioni dirette dell’ente in società e tre quelle indirette, che saranno tutte mantenute ad eccezione di Amir – in corso di fusione con Romagna Acque, senza conseguenze tariffarie per gli utenti – e La Marecchia srl, gestore della farmacia comunale, che essendo scaduti i termini dell’affidamento e della proroga nei prossimi mesi sarà oggetto di una procedura pubblica per la nuova assegnazione, con conseguente liquidazione dell’attuale società di gestione.