Approvato il Programma Attuativo 2023 del Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale frutto di un percorso partecipativo per un valore complessivo stimato di 33.708.147,64 euro.
Interventi volti al benessere dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie, ma anche attenzione per il contrasto all’isolamento degli anziani, della marginalità grave e della povertà. Numerose anche le progettualità riguardanti il rafforzamento dei percorsi volti alla piena inclusione sociale delle persone con disabilità
Sono questi gli obiettivi su cui si fonda il programma attuativo 2023 del Piano di Zona per la salute il benessere Sociale del Distretto socio-sanitario di Riccione che comprende i Comuni di Cattolica, Coriano, Gemmano, Misano Adriatico, Mondaino, Montegridolfo, Montefiore, Montescudo-Montecolombo, Morciano di Romagna, Riccione, San Clemente, Saludecio, San Giovanni in Marignano, e Sassofeltrio oltre che l’Unione della Valconca e l’Azienda Usl della Romagna.
Il percorso di co-progettazione si è articolato attraverso tavoli di lavoro tematici dedicati agli ambiti fondamentali del Piano: “Prossimità e Domicilarità” (distintamente per la disabilità ed anziani) “Comunità” e “Povertà” che hanno visto il coinvolgimento di Enti del Terzo Settore e gli stakeholder del territorio oltre che le Istituzioni scolastiche, che hanno risposto all’avviso pubblico pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Riccione e in ultimo con un incontro con le organizzazioni sindacali.
In ogni tavolo di lavoro sono state approfondite le proposte pervenute negli ambiti delle politiche sociali. Il documento, composto da 85 schede intervento e approvato il 10 agosto in sede di Comitato di Distretto presieduto attualmente dall’assessore Michela Bertuccioli, è quindi il risultato finale della co-progettazione, frutto di un lavoro comunitario e di confronto, fra i 14 Comuni del Distretto e l’Unione Valconca, tutte le scuole del Distretto, circa 50 Enti del Terzo Settore e l’Azienda Usl della Romagna. Il Programma Attuativo 2023 rappresenta lo strumento principe per quanto riguarda la pianificazione degli interventi da attuare annualmente in ambito sociale e sanitario.
L’obiettivo, conclude Bertuccioli, è fare squadra e tenere unito in tutte le sue componenti il tessuto sociale del nostro territorio in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte, con corresponsabilità preservando fortemente “ la pluralità di sguardi” l’interconnessione dei tanti punti di vista, ma puntando ad un unico orizzonte: un welfare globale comunitario sempre più coeso, dinamico e partecipato, con il fine ultimo di garantire la qualità della vita ai propri cittadini in maniera omogenea in tutti i Comuni appartenenti al Distretto Socio-Sanitario.