La Corte di Cassazione ha rigettato, nei giorni scorsi, il ricorso presentato dal titolare dell’Hotel Levante sul rilascio dell’area in fregio rivolta verso il lungomare occupata dal privato e ora tornata in capo al Comune di Rimini.
Si chiude così un contenzioso iniziato nel 2003, quando l’Amministrazione avviò le procedure legali per ottenere il rilascio dell'area di 405 mq prospiciente il lungomare, con correlata richiesta di risarcimento del danno. Una richiesta a cui il proprietario dell’hotel si oppose, chiedendo il rigetto delle domande, l'accertamento dell'usucapione del terreno e la prescrizione del credito per occupazione dell'area per il periodo antecedente il quinquennio dalla notifica della citazione.
Il Tribunale (sentenza n. 93 del 2008), accolse la domanda riconvenzionale, dichiarando l'avvenuto acquisto per usucapione del terreno in capo al titolare dell’hotel. La Corte d'appello di Bologna (sentenza del 13 settembre 2011), riformò la decisione, ritenendo che l'azione di rilascio proposta dal Comune era fondata, mentre mancava la prova del possesso ad usucapione del proprietario dell’hotel. La stessa Corte ha quindi condannato il proprietario al rilascio dell'area e al pagamento dell'indennità di occupazione (27.191,46 più interessi), per il periodo da gennaio 1998 fino alla notifica della citazione, e al pagamento di 5.438,29 annui, oltre interessi, per il periodo successivo fino al rilascio. Il proprietario dell’hotel ha dunque deciso di resistere davanti alla Corte di Cassazione, che nei giorni scorsi ha rigettato il ricorso, giudicato infondato.
Ad oggi sono 24 le transazioni concluse tra Amministrazione comunale e privati e 17 le aree poste in fregio al lungomare ridemanializzato.
Cronaca
17:47 | 22/10/2017 - Rimini