In seguito ad un drammatico attacco di uno squalo nelle acque della celebre località turistica egiziana di Sharm el Sheikh, un ragazzino di 12 anni si è visto amputare una mano. Anche sua madre e la loro guida sono stati attaccati e feriti, e pertanto, le autorità egiziane hanno sospeso tutte le attività al popolare locale sito di immersioni di Ras Mohammed. Lo riferisce il quotidiano Arab News online, precisando che il ragazzo e la madre erano giunti in vacanza in Egitto dall'Ucraina. Quando sono stati attaccati dallo squalo, di almeno due metri di lunghezza, stavano facendo snorkeling. Il quotidiano statale Ahram ha scritto che il ministero dell'Ambiente egiziano ha annunciato in una nota di aver "deciso di sospendere tutte le attività nelle vicinanze del luogo dell'attacco, in conformità con la pratica globale attuale in caso di attacchi di squali contro gli esseri umani". Dopo l'amputazione della mano, il ragazzo rimane ricoverato in terapia intensiva.
Negli ultimi anni ricorda Arab News, l'Egitto è stato teatro di diversi attacchi di squali. Nel 2018, un turista ceco è stato ucciso a Marsa Alam nel e nel 2010 e una donna tedesca è stata uccisa nel 2010 durante un'ondata di cinque attacchi in pochi giorni.
Cronaca
15:22 - Cattolica