Soddisfazione nell'Aula del Consiglio regionale per il capogruppo di RETE CIVICA - Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi per la risposta dell'Assessore Priolo a un’interrogazione da lui presentata alla Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla Giunta Regionale riguardo la criticità della situazione delle barriere frangiflutti a protezione del litorale a Bellaria- Igea Marina e della costa romagnola in generale.
L’arenile del litorale romagnolo è da tempo in sofferenza a causa di opere antropiche, subsidenza, innalzamento del livello del mare, cambiamenti climatici. Importante era la compensazione delle erosioni marine con l’apporto dei sedimenti provenienti dai fiumi, che una volta venuto a mancare ha costretto a ingegnarsi a difendere la costa e il prezioso arenile con sistemi più o meno efficaci e non senza controindicazioni. Sono così comparse lungo la costa romagnola, compreso il comune di Bellaria-Igea Marina, le prime barriere frangiflutti, che costituiscono, per quanto insufficienti, la sola importante opera di difesa in caso di forti mareggiate. Nel tempo si sono presentati però dei problemi, quali cedimenti sul fondale sabbioso per effetto delle forti mareggiate o mancanza di una difesa efficace a causa dell’innalzamento del livello del mare per risolvere i quali fondamentale era la manutenzione. La manutenzione ordinaria messa in atto dalla Regione annualmente prevedeva un ¨ripascimento¨ delle barriere con l’apporto di sabbia dai punti dove si deposita sotto costa. Ma queste operazioni da sole si sono rivelate insufficienti, tanto che si è ricorsi a operazioni di manutenzione straordinaria denominate ¨progettoni¨, che prevedono enormi prelievi di sabbia da dune sottomarine, sparata direttamente sul litorale da imbarcazioni poste al largo, per contrastare gli effetti dell’erosione che l’inefficacia delle barriere non è riuscita a evitare. Simili operazioni hanno effetti che durano cinque anni e l’ultima è stata nel 2016. Anche le operazioni di manutenzione ordinaria non sono più state fatte da un po’ e il litorale versa in una situazione molto critica, con danni ingenti per gli operatori del settore balneare e i concessionari di spiaggia che vedono danneggiate quando non distrutte le strutture di spiaggia. Il loro impegno sia fisico che economico - provvedono a loro spese a innalzare “le dune” (barriere di sabbia di un paio di metri di altezza realizzate con continuità su tutto il litorale) - non è piú sufficiente soprattutto se manca il contributo difensivo della prima linea, le barriere appunto, il cui effetto è indebolito dallamancanza di manutenzione.
La richiesta di Mastacchi alla Giunta era di attivarsi in vista della prossima stagione estiva per mettere in atto azioni a tutela e difesa della costa nel comune di Bellaria-Igea Marina e lungo tutta la costa romagnola, per non compromettere lo sviluppo dell’industria turistico-balneare locale, leader in Europa, già fortemente colpita da questa pandemia anche nella stagione scorsa.
Ha chiesto inoltre quali strategie si intendano mettere in atto per risolvere un problema che si ripropone annualmente e che colpisce un grande patrimonio pubblico e prima ancora un bene
comune da tutelare e da valorizzare. Strategie e interventi che vanno considerati anche in funzione di una gestione sostenibile delle risorse di sabbia disponibili.
Nella risposta l´Assessore Priolo oltre a citare un intervento già programmato di messa in sicurezza del litorale, partito a ottobre 2020 e che dovrebbe terminare nell'aprile del 2021, ha dato notizia di un intervento di manutenzione straordinaria partito nel mese di febbraio scorso e attualmente in corso, a tutela della costa di Bellaria-Igea Marina, Rimini, Cattolica e Misano. E’ in progettazione uno stanziamento di 780.000 Euro da novembre 2021 e fino a febbraio 2022 per un intervento di manutenzione straordinaria proprio a Bellaria-Igea Marina e si sta discutendo dell’avvio del prossimo ¨progettone¨ da 20 milioni di euro candidato al piano del Recovery Fund.
In attesa di sapere se rientrerà nel piano, la Regione ha comunque avviato tutte le fasi della progettazione a proprie spese e nel caso il Recovery Fund non coprisse i costi, si deve capire dove andare a reperire le risorse.
Mastacchi si è dichiarato: “Assolutamente soddisfatto in particolare alla notizia del ¨progettone¨ preannunciata dell’Assessore. Prendo atto anche dei 780.000 euro che ricadono sul territorio
appena citato.”