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Cronaca 14:56 | 24/01/2023 - Rimini

Basta plastica in mare contesta il dibattito del Pd sull'eolico

“Il Pd finge di dibattere dell’impianto eolico, non coinvolgendo la cittadinanza e a giochi ormai fatti”. Questa la critica sull’incontro promosso dal Partito Democratico a RiminiTerme dall’associazione ambientalista “Basta Plastica in Mare Network“. Un incontro che era mirato a portatori di interesse e categorie e non alla cittadinanza, lamenta l’APS. Presente con il coordinatore scientifico, l’architetto Marco Zaoli, l’associazione sostiene di non avere avuto la possibilità di esprimere in modo compiuto “nei due minuti previsti per le “domande” in mezzo ad uno schiamazzo insostenibile” la propria posizione. Con la necessaria premessa del valore  delle energie rinnovabili Zaoli avrebbe voluto rimarcare diversi punti critici del progetto (da sempre Basta Plastica in Mare è contraria all’impianto eolico off-shore davanti alle coste riminesi) e proporre alcune alternative:

  • Quello sul paesaggio non è l’impatto più rilevante, molto più consistente sarà la modifica degli habitat naturali: la modifica dei fondali marini in corrispondenza degli impianti, la riduzione della zona di riproduzione della sogliola, la perturbazione della zona di alimentazione e riproduzione dei delfini.
  • Un problema non considerato ma fondamentale è la possibile concentrazione e gli effetti cumulativi conseguenti di diversi nuovi impianti in corso di autorizzazione: impianto eolico offshore Energia Wind 2000 davanti alla costa riminese, impianto eolico offshore Agnes da Ravenna a Rimini, rigassificatore a Ravenna, nuove possibili trivellazioni per ricerca idrocarburi, che si sommeranno alle strutture già esistenti nel mare Adriatico davanti alle coste emiliano-romagnole (piattaforme, condotte, terminali petroliferi).
  • Indispensabile pianificare le risorse energetiche necessarie, i modi per diminuire i consumi (efficientamento energetico e pannelli solari sugli edifici) e le possibili fonti energetiche alternative (fotovoltaico ed eolico) nella misura e localizzazione idonea e consona alle necessità.
  • Gli strumenti messi in campo fino ad ora, cioè il piano energetico nazionale, il piano energetico regionale, la pianificazione dello spazio marittimo adriatico (che definisce idonea alla realizzazione di impianti energetici di ogni tipo tutta la fascia di mare davanti alla costa emiliano-romagnola) non sono sufficienti a indirizzare e guidare consapevolmente e correttamente la transizione energetica indispensabile per rispondere alle necessità energetiche nella salvaguardia della natura.

Le proposte di Aps BASTA PLASTICA in MARE Network:

  • Pianificazione energetica di area vasta della quale ha anche parlato il deputato Pd Andrea Gnassi.
  • Individuazione delle aree idonee (terrestri e marine) a realizzare impianti per fonti rinnovabili, considerando anche i possibili effetti cumulativi.
  • Efficientamento energetico della struttura insediativa che dovrebbe comunque andare di pari passo con la cultura della riduzione dei consumi.
  • La creazione di comunità energetiche rinnovabili a partire da iniziative degli enti locali ma aperte e dirette anche ai privati e i consumatori/utenti finali.