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Cronaca 12:51 | 28/01/2019 - Rimini

Cena, non paga e fugge: preso, ma libero fino al processo

Nella tarda serata di sabato 26 gennaio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Rimini hanno tratto in arresto in flagranza, per i reati di resistenza, violenza e minaccia a P.U. nonché danneggiamento aggravato, S. A., 40/enne milanese di nascita ma riminese d’adozione, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.

L'uomo, alle ore 19:30 circa, si recava in un ristorante di Viserba consumando una lauta cena in compagnia di un amico, la cui identità è in corso di accertamento. Conclusa la cena e giunta l’ora di pagare, l’uomo ha iniziato a temporeggiare, dapprima chiedendo indicazioni sull’ubicazione di un tabaccaio, poi uscendo davanti il locale iniziando a passeggiare avanti indietro mentre fumava. Insospettita, la titolare del locale ha invitato l’uomo a saldare il conto per poi andare liberamente all’aperto a fumare. In risposta S. A. ha iniziato ad inveire contro la donna, in soccorso della quale sopraggiungeva anche il marito, cuoco, per poi darsi alla fuga insieme all’amico. Inseguito dalla titolare del locale e dal marito, che nel frattempo avevano avvisato i carabinieri, l’uomo cercava di far perdere le proprie tracce, venendo poco dopo rintracciato dai militari. Alla vista dei Carabinieri proferiva frasi ingiuriose, spintonando i militari. Bloccato, lo stesso, anziché calmarsi, continuava ad opporre resistenza, colpendo lo sportello posteriore destro dell’autovettura di servizio a bordo della quale veniva fatto salire con non poche difficoltà. Durante il tragitto per giungere la caserma l’uomo continuava ad oltraggiare i militari ed a colpire la cellula di sicurezza interna del veicolo, danneggiandone anche alcune componenti. Riportato alla calma dopo diverse ore di colloquio finalizzate a far smaltire i fumi dell’alcol, l’uomo veniva dichiarato in stato di arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Rimini Principale in attesa della celebrazione del rito direttissimo. Nel corso della mattinata, a seguito di udienza di convalida presso il Tribunale di Rimini, l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato rimesso in libertà in attesa della prima udienza dibattimentale.