Questa notte, nel corso di uno specifico servizio volto al contrasto del fenomeno della prostituzione sul lungomare e nelle vie interne della zona di Miramare, durante i controlli delle persone che circolavano per le vie, i carabinieri della Stazione di Miramare hanno identificato un 35enne di origine sudamericana, già espulso dal territorio Nazionale nel 2021 con accompagnamento alla frontiera, che aveva illecitamente fatto rientro in Italia in violazione delle norme del cosiddetto Testo Unico Stranieri. L’uomo è stato pertanto arrestato e, oggi è comparso davanti al Giudice del Tribunale di Rimini per la celebrazione del processo con rito direttissimo.
Questa mattinata i Carabinieri della Stazione di Rimini-Principale hanno individuato un 31enne fiorentino, che era gravato da un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Livorno, per il reato di furto aggravato commesso nel 2014 nel livornese e perciò condannato ad espiare 1 anno e 4 mesi di reclusione. All’esito delle formalità di rito l’uomo è stato tradotto al carcere di Rimini.
Martedì scorso, i Carabinieri della Stazione di Miramare durante i consueti servizi di pattugliamento, controllavano un 21enne che passeggiava sul lungomare sebbene fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il giovane veniva tratto in arresto per il reato di evasione e in attesa che venga definito a suo carico il processo con rito direttissimo è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Il 27 luglio, a Santarcangelo invece i militari di quella Stazione , eseguivano un ordine di carcerazione nei confronti di uno straniero 32enne, il quale doveva espiare 4 anni e 6 mesi con l’applicazione di 15mila euro di multa, per esser stato condannato in via definitiva per il reato di spaccio di stupefacenti commesso fino al 2020. L’uomo veniva trasferito presso il carcere di Rimini per l‘esecuzione della condanna.
Il 28 luglio i militari della Stazione di Rimini-Porto hanno arrestato un uomo 42enne straniero poiché, all’esito degli approfonditi controlli sulla sua identità emergeva che era gravato da un ordine di carcerazione alla pena di 6 mesi di reclusione per i reati di lesioni personali aggravate commesse nel 2016 a Milano. Anch’egli veniva tradotto presso il carcere di Rimini.