Alle primi luci del mattino di oggi, a Rimini, i militari della Stazione di Rimini-Miramare hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali (4 obblighi di presentazione alla P.G., 4 divieti di dimora nella Provincia di Rimini ed un sequestro preventivo di un appartamento), emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Rimini, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che hanno concordato con le risultanze investigative fornite nei confronti dei 9 soggetti indagati in relazione al delitto di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Le indagini, avviate nel febbraio 2021 a seguito di segnalazioni di privati cittadini circa un’anomala presenza di diversi uomini, soprattutto in orari serali e notturni, all’interno di un appartamento di Rimini gestito da una coppia (un italiano e una donna di origine russa), hanno permesso, mediante servizi di osservazione ed attività intercettive, di acquisire gravi elementi indiziari utili a ricostruire una fitta rete di prostituzione in cui alle meretrici era stata data la disponibilità dell'appartamento, ovvero di alcune stanze di un hotel in Rimini, i cui coniugi-proprietari acconsentivano – previo corrispettivo - alla presenza delle prostitute inviategli dallo stesso uomo gestore dell'appartamento.
Inoltre, l’attività documentava che l'abitazione sarebbe stata utilizzata all’occorrenza anche come immobile da locare irregolarmente a stranieri privi di titoli di soggiorno, agevolandone la presenza clandestina sul territorio nazionale, e venendo pertanto sottoposta a sequestro preventivo al fine di evitare un suo ulteriore illecito impiego.
Le intercettazioni telefoniche consentivano anche di individuare 3 soggetti, di cui uno italiano e altri 2 di origine rumena, che avrebbero sfruttato il meretricio di altrettante vittime e in un caso soggiogando la vittima con minacce e violenze fisiche affinché la stessa non smettesse di prostituirsi, nonché due stranieri di origine nordafricana gravemente indiziati in ordine all’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” ed “hashish”.
Le investigazioni, infine, hanno consentito di appurare almeno 40 cessioni di sostanze stupefacenti e decine di incontri dei clienti con le prostitute.