Il Governo intervenga da subito con il taglio di iva e accise. Basta parole, servono fatti. E sul parco eolico in mare non facciamoci prendere dalla frenesia del momento.
La maggior parte di materie prime e delle merci viene trasportata su gomma e i prezzi dei carburanti così alti si traducono, a cascata, in aumenti di tutti i prezzi. Per risolvere il problema del caro carburanti, la prima cosa da fare è tagliare nell’immediato iva e accise; con il costo dei carburanti così alto il primo a guadagnarci è lo Stato, che non può andare avanti così facendo finta di niente. Basti pensare che anni fa, con lo stesso prezzo del barile di petrolio, la benzina costava la metà, il che vuol dire che a pesare di più sui prezzi sono una marea di tasse. Stessa cosa su energia elettrica e gas; iva e accise sono le voci che pesano di più. Un altro aspetto è che in Italia il libero mercato delle materie prime sta portando a una speculazione che era iniziata ben prima della guerra in Ucraina. Non si può lasciare tutto al libero mercato.
Con questa situazione siamo molto preoccupati per la stagione estiva che praticamente è alle porte.Le prenotazioni stanno subendo forti rallentamenti, e se continuiamo così si fermerà tutto.
Un’altra questione che ci preoccupa molto, è che quando si parla di emergenza energetica puntualmente si rispolvera il progetto del parco eolico in mare. È chiaro che abbiamo bisogno di energia, ma non possiamo distruggere il nostro mare, a cui è legato il turismo che è la nostra principale industria. Nelle emergenze si rischia di fare scelte che sono peggio del problema. Pensiamo che per realizzare il parco del mare ci vorranno anni, dai pali in mare i cavi dovranno arrivare a terra, dove ci dovrà essere una centrale. Il rischio è una devastazione del territorio, con la deturpazione della cartolina turistica del nostro mare, come è già accaduto ad esempio con il gasdotto che arriva dalla Toscana che ha distrutto l’area in cui passa. Su questo bisogna ragionare, non dobbiamo farci prendere dalla frenesia del momento. La situazione è vero che è complicata, c’è una guerra in corso, ma non possiamo accettare di tutto e di più. Siamo una zona turistica, dobbiamo pensare a soluzioni alternative e a ragionamenti di più ampio respiro.In questo senso va l’incontro per il “Patto del lavoro e del clima”, domani mattina al Fulgor di Rimini, con il presidente regionale Stefano Bonaccini a cui parteciperanno tutti gli enti locali e le categorie economiche della provincia.
Sulfronte Covid, in vista dell’arrivo della Pasqua è necessario cominciare a pensare a un allentamento delle restrizioni, sono previsti eventi sportivi, ma ancora i ragazzi sopra i 12 anni non vaccinati non possono entrare nelle strutture sportive. Questo accade solo in Italia. Occorre dare un segnale diverso, e date certe sulla modifica delle restrizioni annunciate dal Governo".
Fabrizio Vagnini, presidente di Confesercenti Rimini