Tutte hanno provato almeno una volta nella vita una sensazione di disagio, legata alla propria incolumità fisica. Tutte almeno in un’occasione hanno pesato “ora come posso difendermi?”. Una risposta alle tante donne, accumunate dal medesimo bisogno di sentirsi sicure in particolari circostante, la darà la quinta edizione del corso di difesa personale promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Riccione, presieduta da Barbara Bassan, in collaborazione con l’assessorato alle Pari Opportunità, di Andrea Dionigi Palazzi, il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri. La presentazione del corso di difesa personale femminile, tenutasi ieri sera martedì 18 febbraio in Comune è stata seguita da 50 donne, che saranno tutte ammesse al corso. Presenti, oltre al comandante dei carabinieri di Riccione, Luca Colombari, anche il luogotenente, Claudio Cacace, comandante della stazione di Riccione, ed il maresciallo maggiore, Andrea De Cesaris, istruttore di difesa personale.
Le lezioni pratiche e teoriche si avvalgono della preziosa e ormai consolidata collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri e della dottoressa Giulia Cecchini, consulente in comunicazione relazionale e professionale, che lavorerà proprio sulle percezioni dello spazio esterno. Saranno infatti integrate nella didattica nozioni teoriche di prossemica, la disciplina semiologica che studia i gesti e il comportamento, volti a riconoscere segnali di pericolo nello spazio circostante.
I dati statistici registrano una maggiore emersione di tale fenomenologia criminale “sommersa”, con un incremento a livello provinciale degli episodi per i quali ha proceduto l’Arma in tutela delle vittime. Analizzando l’ipotesi delittuosa dello stalking, fatto - reato che negli ultimi anni è sempre più spesso alla ribalta per i tragici risvolti che talvolta assume, i dati statistici registrano una crescita del 16% dei casi denunciati, che passano da 56 nel 2016 a 66 nell’anno in corso, con 13 arresti e 40 denunce in stato di libertà dei relativi autori.