Electrolux, la multinazionale svedese che produce elettrodomestici con stabilimenti in tutto il Paese, ha annunciato 222 esuberi in Italia. Nel dettaglio si parla di 101 impiegati e 121 operai. Gli esuberi, in base a quanto spiegato dai vertici aziendali, saranno così distribuiti: 96 a Forlì, 76 a Porcia (PN), 13 a Cerreto d’Esi (AN), 2 ad Assago (MI), 10 a Solaro (MI) e 25 a Susegana (TV). I tagli al personale più consistenti saranno dunque a Forlì che vedrà un taglio di 19 impiegati e 77 operai. A questo si aggiunge l’incertezza per la stabilizzazione dei lavoratori attualmente con contratto a termine con possibili periodi di cassa integrazione. Una situazione dunque di grande criticità per il nostro territorio e di estrema preoccupazione per tante famiglie forlivesi. La decisione dell’azienda è legata alla crisi del mercato degli elettrodomestici, aggravata dell’abbandono del mercato in Russia in seguito alla guerra in Ucraina. Nel terzo trimestre il gruppo svedese ha registrato una perdita netta di 55,43 milioni di euro.
“Ritengo che in questa fase il Governo debba agire tempestivamente ed essere parte attiva nel confronto tra lavoratori e azienda; in questo senso ho presentato un’interrogazione parlamentare urgente chiedendo ai ministri competenti di istituire un tavolo istituzionale presso il Ministero delle imprese e del made in Italy al fine di poter intervenire tempestivamente e tutelare i 220 lavoratori. Ho chiesto inoltre al Governo se intenda supportare i sindacati dei lavoratori nelle loro richieste di percorsi d’uscita incentivati esclusivamente volontari e ammortizzatori sociali unicamente conservativi nonché concordare un diritto di precedenza sulle future assunzioni per i lavoratori temporanei e a termine che non sono stati o che non saranno confermati. In questa grave crisi, il Governo non può stare a guardare. Deve essere al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie in un momento di grande incertezza per il loro futuro”.
Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.