"Sull’emergenza siccità abbiamo raggiunto il punto del non ritorno. Il 28% del territorio nazionale è a rischio desertificazione, in molti territori del Nord non piove da oltre 110 giorni e le temperature sono sopra la media. La mancanza di acqua provocherà conseguenze non soltanto sull'agricoltura ma anche sulla produzione di energia idroelettrica e, in generale, su tutto il sistema produttivo nazionale. Tutto ciò si ripercuoterà negativamente anche sull’economia della Riviera e del nostro territorio. Il governo sembra aver recepito la gravità del problema e sta agendo concretamente per contrastarlo grazie anche alle sollecitazioni che da mesi il MoVimento 5 Stelle ha portato in Parlamento". Lo dichiara in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.
"Già a marzo, avevamo sottoscritto un’interpellanza prevedendo la crisi idrica, indicando la necessità di prendere misure serie per il risparmio di acqua. E proprio in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, è stata data risposta all'interpellanza dalla sottosegretaria del ministero della Transizione ecologica, Vannia Gava che ha esposto i numerosi interventi finanziari e tecnici per contrastare la carenza idrica, per un valore di circa mezzo miliardo di euro, in gran parte realizzati mediante i finanziamenti del PNRR che, ricordiamo, sono stati ottenuti due anni fa dall’allora premier Giuseppe Conte. Rassicura anche il fatto che la sottosegretaria abbia assicurato che la condizione del Po è sotto controllo, dato che viene costantemente monitorata", continuano i parlamentari. "Tuttavia il problema, purtroppo, non è solo nazionale: la siccità sta aumentando di intensità e frequenza in tutto il mondo e si stima che, entro il 2050, essa potrebbe colpire circa il 75% della popolazione mondiale. È fondamentale, mediante una collaborazione che non può che essere internazionale, incoraggiare comportamenti più sostenibili su scala globale per conservare la produttività della terra e proteggere la biodiversità. Benissimo dunque le azioni e i progetti intrapresi che oggi il governo ha confermato, ma occorre anche disegnare un nuovo paradigma a livello culturale e in questo senso saranno fondamentali le iniziative degli enti locali e l’azione del mondo della scuola”, conclude Croatti.