Cresce in Emilia-Romagna la rete di prevenzione, ascolto e protezione a sostegno delle donne che subiscono violenza. Per l’apertura di sportelli, centri antiviolenza e case rifugio la Regione ha varato un nuovo bando che mette a disposizione circa 470 mila euro per gli enti locali del territorio emiliano-romagnolo.
“Potenziare i servizi significa aiutare l’emersione di un fenomeno drammatico, che spesso si consuma dentro le mura domestiche sino alle estreme conseguenze che leggiamo ogni giorno nelle pagine di cronaca. Noi vogliamo che le donne possano recarsi in presidi territoriali a loro vicini per poter ricevere il supporto di cui hanno bisogno– dichiara l’assessore regionale alle Pari opportunità, Emma Petitti-. Tanto ancora si può fare, ma è imprescindibile far sapere alle donne che possono contare in una rete di protezione stabile e competente quale quella dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio iscritte all’Elenco regionale. Combattere il mostro della violenza è una battaglia fondamentale su cui non va mai abbassata la guardia. Per questo continuiamo ad allargare la nostra rete di prevenzione e protezione a Rimini e in Regione, perchè le donne abbiano un punto di riferimento sicuro e vicino a casa”.
La domanda per accedere al bando può essere presentata da tutti gli Enti locali dell’Emilia-Romagna, in forma singola o associata. La domanda, unitamente a tutta la documentazione richiesta, dovrà essere inviata in formato digitale al Servizio politiche sociali e socio educative all’indirizzo Pec [email protected], entro il termine di 20 giorni dal giorno successivo a quello della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna (Burert). Da allora il bando sarà disponibile anche sul sito https://parita.regione.emilia-romagna.it.